Daniele Lo Porto
CATANIA – Alla fine, dopo settimane di attesa, la certificazione tanto attesa è arrivata e Giovanni Grasso ha potuto ufficializzare la sua candidato a sindaco del Movimento 5 stelle. Sessanta anni, Docente di Teoria e tecnica dell’interpretazione scenica all’Istituto musicale Vincenzo Bellini di Catania, attivista iscritto al blog di Beppe Grillo già prima delle elezioni catanesi del 2013, poi al meetup di piazza della Guardia, transitato successivamente in via Filocomo, insieme agli altri esponenti della classe dirigente locale del movimento. Da anni, quindi, impegnato a seguire le vicende catanesi e non solo da semplice cittadino. Dopo le recenti consultazioni interne Giovanni Grasso ha prevalso di misura sull’altra candidata, l’avvocato dell’Università di Catania, Matilde Montaudo, vice sindaco designato, presente alla conferenza stampa che si è tenuta nella sede dell’Ars a Palazzo Minoriti.
“Non c’era premura, non abbiamo fatto alcune sollecitazione, i candidati sono tanti – spiega Giovanni Grasso, quasi a voler smorzare eventuali polemiche interne o dietrologie da cronaca politica -. Abbiamo un mese di tempo e sarà sufficiente per spiegare ai catanesi il nostro progetto”. “Le priorità da affrontare sono tante, a cominciare dal risanamento del tessuto sociale, delle classi sociali partendo dalle Municipalità che sono la grande sfida del Movimento 5 stelle. Catania è una città importante, europea, che si deve affacciare al futuro, mentre attualmente è il fanalino di coda delle aree metropolitane europee”. A breve sarà ufficializzata la lista degli assessori, o l’equipe di rianimazione, come preferisce chiamarla il professore Grasso, composta da personalità di altissimo profilo professionale, alcune di livello europeo “che hanno le mani libere e non sono condizionati da interessi specifici se non di rilanciare Catania”. Incuriosisce la presenza dell’economista Maurizio Caserta tra il pubblico, che si muove con disinvoltura negli ampi spazi della politica ispirata al civismo, pronto a duettare con Sebastiano Arcidiacono, ma attento alla sinistra ortodossa di Claudio Fava e al movimento all’evoluzione istituzionale del M5S, che al Comune di Catania parte da zero consiglieri comunali, ma è lanciato dal successo delle recenti politiche e regionali. Non a caso il candidato sindaco è presentato dalla deputata all’Ars, Gianina Ciancio, affiancata dalle parlamentari Laura Paxia e Simona Suriano. Matilde Montaudo, nelle “comunarie” superata sul filo di lana da Grasso, aggiunge alcuni obiettivi del programma politico: risanamento dei conti del Comune, massima trasparenza sulle gare d’appalto (il riferimento alla raccolta dei rifiuti è evidente) e conclude: “Catania è una bella città, basta semplicemente prendersene cura e noi siamo pronti a farlo”.
Dal Giornale di Sicilia