Amministrative, Rito Greco: "Ad Acireale partiamo dalla buona gestione dell'ordinario"


 
 
 

ACIREALE – «Oggi dietro di me a sostenermi c’è innanzitutto un gruppo di giovani, composto da consiglieri comunali e non, che mi ha chiesto di mettere la mia esperienza a disposizione della città. Insieme, giovani e meno giovani, stiamo sviluppando il nostro programma, che sarà la proposta che gli elettori dovranno valutare al momento del voto. Sarà un mese di confronto e dialogo, invito tutti gli acesi che vorranno sostenermi a dare il proprio contributo». Rito Greco ha anticipato ai suoi sostenitori e alla stampa i primissimi punti del programma condiviso dalla coalizione.

«Mi hanno chiesto di essere una “guida forte”, mi hanno chiesto sicurezza e certezza. Credo che per esserlo, la prima cosa che dovremo fare è la buona gestione dell’ordinario. Il primo punto deve essere il riassetto della macchina burocratica, che è il punto dolente di questa città. Se la politica ha a disposizione una macchina efficiente può dare le giuste risposte ai cittadini, che si interfacciano ogni giorno con la pubblica amministrazione. Mettere nelle mani della burocrazia l’indicazione della politica, osservando le regole più elementari per realizzare la convivenza civile, senza che si inneschino meccanismi clientelari. Molti dei piccoli disagi che gli acesi vivono quotidianamente, che sembrano insormontabili, siano addebitabili al fatto che mancano tecnici, quadri intermedi e dirigenti. Un altro punto che ritengo fondamentale è che la città diventi a misura di portatore di handicap. La città deve cambiare sostanzialmente, tutti devono essere liberi di muoversi autonomamente e accedere ai luoghi di interesse pubblico. Non dobbiamo guardare troppo distante da noi, Avola ha recentemente ottenuto la bandiera lilla per il turismo sostenibile. Massima attenzione al percorso avviato per la definizione del PRG, abbiamo bisogno di disegnare la vocazione di questa città. La rigenerazione urbana, la vivibilità nel centro e nelle frazioni, i parcheggi, ormai indispensabili, nascono e passano dalla visione del piano regolatore. Abbiamo bisogno di aree giochiper i bambini, e questo è un vero problema per tante famiglie. Abbiamo bisogno di valorizzare e sfruttare l’enorme patrimonio di risorse che abbiamo nascoste e sparse in tutto il nostro territorio, basta questo per rendere la nostra città appetibile come vorrei che fosse».

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