AMT, Arcidiacono: "La Rosa eredita un disastro"


 

Riceviamo e pubblichiamo.
CATANIA – Una perdita di bilancio di oltre quattro milioni di euro e un saldo negativo del patrimonio netto di 4,6 milioni, ma anche un valore della produzione diminuito 2, 5 milioni di euro. Sono i catastrofici risultati della dissennata gestione dell’Amt del sindaco Bianco e del suo fidato presidente Lungaro, un duo giunto finalmente al capolinea di un percorso che i catanesi ricorderanno per il caos e la disorganizzazione in cui è precipitata l’azienda del trasporto pubblico cittadino.
Il nuovo presidente del cda Puccio La Rosa dovrà rimediare a una gestione ondivaga e arrogante che ha tentato di propagandare una realtà inesistente rispetto a quella dei cittadini, che per ore aspettano i bus alle fermate.
Eppure non possiamo che stigmatizzare come a questa nomina si sia arrivati dopo una modifica allo Statuto dell’Amt che la giunta Bianco ha voluto avesse carattere di urgenza, nel mezzo di una dura  campagna elettorale per la Regione. E’ necessaria, invece, a nostro modesto avviso una moratoria per le nomine evitando di compiere scelte dettate più dall’appartenenza politica che dall’interesse pubblico oppure premiando la fedeltà anziché il merito, ed evitare così indecenti assalti alla diligenza dei partiti con le scadenze elettorali dei prossimi mesi.
Nel formulare sinceri auguri all’avvocato La Rosa chiamato a fronteggiare una deriva che appare irreversibile come certificano i documenti contabili, l’unico suggerimento che ci sentiamo di fare è di smarcarsi dal declino propagandistico del sindaco Bianco, nell’interesse dell’azienda del trasporto pubblico di Catania che deve immediatamente ritrovare agibilità gestionale.

Sebastiano Arcidiacono,   vice presidente vicario del Consiglio comunale

 

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