PALERMO – Martedì, alle ore 11:30, presso il dipartimento delle Scienze Radiologiche dell’Università di Palermo, saranno eseguite indagini scientifiche su alcune sezioni lignee del fasciame che compone la nave romana recuperata dopo 1.800 anni nel mare di Marausa ed ora in fase di assemblaggio presso il Museo del Mare di Marsala.
Dichiara l’assessore Sebastiano Tusa: “il percorso di ricerca che è stato intrapreso mirato all’individuazione di nuovi ed efficaci protocolli di conservazione di una classe di materiali di provenienza marina particolarmente delicati è un operazione di alto valore scientifico e, pertanto, mi complimento con gli esperti del GruppoArte16 che stanno operando attraverso un percorso progettuale dal valore scientifico assoluto che si arricchisce attraverso l’apporto del dipartimento di scienze delle radiologie dell’Università degli Studi di Palermo”.
Il progetto della innovativa ricerca scientifica che il GruppoArte16 sta portando avanti servirà a fornire dati non solo per gli interventi di restauro e le applicazioni delle nanotecnologie, ma servirà ad acquisire dati fondamentali da inserire in un archivio a disposizione della Soprintendenza del Mare e dei ricercatori. Il progetto è eseguito sotto la supervisione e l’approvazione dell’Assessorato dei Beni Culturali della Regione Siciliana guidato dal Prof. Sebastiano Tusa e del capo del Dipartimento Generale dell’assessorato, Sergio Alessandro, del responsabile unico del progetto di recupero l’architetto Stefano Zangara e dell’architetto della Soprintendenza del Mare Enrico Lercara.
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