Ares: le missioni, le battaglie di un eroe italiano


 
 
 

SANT’ALFIO – La presentazione del libro “Nome in codice: Ares. Le missioni, le battaglie, la formazione di un eroe italiano” di  Andrea Adorno e   Gastone Breccia  – Mondadori Editore, venerdì 26, alle ore 18, nella “Sala Livatino” del Municipio di Sant’Alfio, sarà il penultimo prestigioso appuntamento proposto dal calendario della 3^ edizione 2017 dei venerdì letterari “Primavera d’Autore”, organizzato dal Consiglio comunale e dall’assessorato all’Istruzione, Famiglia e Politiche sociali del Comune di Sant’Alfio, in collaborazione con il Gruppo Facebook ETNEI NEL MONDO. Saranno presenti il sindaco Giuseppe Maria Nicotra, l’assessore all’Istruzione Famiglia e Politiche sociali Laura Leonardi, il presidente del Consiglio comunale Renato Ferdinando Finocchiaro e il fondatore di Etnei nel mondo, il giornalista Mario Pafumi, direttore artistico della rassegna letteraria. L’opera scritta a quattro mani dall’eroe, con il professore Gastone Breccia, sarà presentato sotto forma di intervista dalla giornalista Maria Bella, corrispondente di Live Sicilia e Prima Tv, che coordinerà il dibattito tra l’autore del Libro ed il Colonnello Luigino Cerbo, Comandante del 62º Reggimento Fanteria di Catania.
Descrizione. Roma, Altare della Patria, 4 novembre 2014. Le bandiere che palpitano al vento. L’applauso della folla. Le strette di mano delle autorità. Una medaglia d’oro al valor militare appuntata sul petto. “Fulgido esempio…”, “ferito a una gamba…”, “sprezzo del pericolo…”, “non esitava a frapporsi…”. Le parole, solenni, scivolano via tra gli squilli di tromba, mentre il nastro della memoria si riavvolge e riaffiorano immagini, rumori, voci e sensazioni confuse, come il sapore del sangue che impasta la bocca o gli schiocchi dei colpi dei kalashnikov che frustano il terreno. E in un istante tutto sembra tornare a un mattino di quattro anni prima, nell’assolata valle del Murghab, nell’Afghanistan settentrionale… Se fosse un film, probabilmente inizierebbe così. Ed è proprio così che comincia questa storia, la storia di Andrea Adorno, caporale maggiore capo del 4° reggimento Monte Cervino dell’esercito italiano. La differenza, però, è che quella di Andrea è una storia vera, culminata nella battaglia del 16 luglio 2010, quando, durante un’operazione di rastrellamento nel villaggio di Bozbai situato sulla riva destra del fiume Murghab, Adorno e i suoi compagni delle truppe speciali vennero sorpresi dalla violenta reazione degli “insurgent” afghani. Nello scontro a fuoco Andrea rimase gravemente ferito, e tuttavia continuò a combattere per proteggere i militari del suo plotone, fino a quando non furono tutti al sicuro. Una storia di eroismo, quindi. Ma non solo. Quella dell’alpino-paracadutista Andrea Adorno, infatti, è una vicenda per altri versi esemplare, fatta di rinunce e duro addestramento, di sogni e speranze, di sacrifici e dedizione assoluta ai propri compagni, alla patria e al proprio ruolo di militare di un paese democratico impegnato ogni giorno – in Iraq come in Bosnia o in Afghanistan – a costruire un futuro di pace. Andrea Adorno, nato nel 1980 a Belpasso, in provincia di Catania, caporale maggiore capo del 4° reggimento Monte Cervino dell’esercito italiano è il primo graduato dell’Esercito a ottenere tale onorificenza. Ha prestato servizio nel 4° Reggimento alpini paracadutisti per un periodo di nove anni durante il quale è stato dislocato in vari teatri tra cui i Balcani, l’Iraq e l’Afghanistan, dove nel 2010 si rende protagonista dell’azione che gli varrà il conferimento della medaglia. Dal 2011 presta servizio nel 62° Reggimento fanteria “Sicilia”. Ha partecipato a missioni all’estero per sette volte. L’Alpino paracadutista, Caporal Maggiore Capo Andrea Adorno, ha ricevuto questa mattina dal Presidente della Repubblica, durante la tradizionale cerimonia all’altare della patria, la Medaglia d’Oro al Valor Militare, massimo riconoscimento del valore militare, con la seguente motivazione: “Caporal Maggiore Scelto, Alpino paracadutista, nel corso dell’operazione “Maashin IV”, mirata a disarticolare l’insurrezione afghana, conquistato l’obiettivo, veniva investito con la sua unità da intenso fuoco ostile. Con non comune coraggio e assoluto sprezzo del pericolo, raggiungeva d’iniziativa un appiglio tattico dal quale reagiva con la propria arma all’azione dell’avversario. Avvedutosi che il nemico si apprestava ad investire con il fuoco i militari di un’altra squadra del suo plotone, non esitava a frapporsi tra essi e la minaccia interdicendone l’azione. Seriamente ferito ad una gamba, manteneva stoicamente la posizione garantendo la sicurezza necessaria per la riorganizzazione della sua unità. Fulgido esempio di elette virtù militari”. Bala Morghab (Afghanistan), 16 luglio 2010. Il C.le Magg. Capo Andrea Adorno, ha prestato servizio per nove anni al 4° Reggimento alpini paracadutisti, in questo periodo è stato impiegato sette volte in operazioni al di fuori del territorio nazionale, nei Balcani, in Iraq e in Afghanistan, dal 2011 è in forza al 62° Reggimento fanteria “Sicilia”, è sposato e ha due bambini di sette e quattro anni. Il C.le Magg. Capo Andrea Adorno è il primo graduato dell’Esercito Italiano, vivente ed in servizio, a ricevere la Medaglia d’Oro al Valor Militare. Durante tutto lo svolgimento della manifestazione, che si concluderà il 16 giugno prossimo con una serata speciale dedicata alla memoria del prof. Rosario Zappalà, “L’Io visto dagli altri”, saranno esposte la opere iperrealiste dell’ artista emergente giarrese Silvia Pagano. Tutte le serate si terranno alle ore 18, nella Sala Livatino del Municipio di Sant’ Alfio.

 
 

 

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