Arrestato il sindaco di Riace, Domenico Lucano. “Favoreggiamento dell’immigrazione clandestina”

ph: dal web

RIACE – È stato arrestato per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e fraudolento affidamento diretto del servizio di raccolta dei rifiuti il primo cittadino di Riace, Domenico Lucano. Il sindaco, Il primo cittadino è noto per essere un simbolo dell’accoglienza, tanto che la Rai ha persino prodotto una fiction  interpretata da Beppe Fiorello e incentrata sulla sua figura.

Come fa sapere la procura di Locri in una nota, “i finanzieri del Gruppo di Locri hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal gip del Tribunale di Locri, che dispone gli arresti domiciliari nei confronti di Domenico Lucano e il divieto di dimora per la sua compagna, Tesfahun Lemlem, nell’ambito dell’operazione denominata ‘Xenia'”

Il provvedimento cautelare è la conseguenza delle indagini coordinate e dirette dalla Procura della Repubblica di Locri in merito alla gestione dei finanziamenti erogati dal ministero dell’Interno e dalla prefettura di Reggio Calabria al Comune di Riace per l’accoglienza dei rifugiati e dei richiedenti asilo politico. In agosto, per protesta contro i tagli e i ritardi nell’erogazione dei fondi del ministero destinati al Comune di Riace il sindaco aveva attuato iniziative di protesta e uno sciopero della fame. Un aspetto chiaramente che lascia attoniti emergerebbe dalle intercettazioni, dalle quali si comprende come Lucano organizzasse i matrimoni per far rilasciare i permessi di soggiorno: “Io la carta d’identità gliela faccio, – io sono un fuorilegge – si sente in un audio ottenuto dagli investigatori – sono un fuorilegge, perché per fare la carta d’identità io dovrei avere un permesso di soggiorno in corso di validità… in più lei deve dimostrare che abita a Riace, che ha una dimora a Riace, allora io dico così, non mando neanche i vigili, mi assumo io la responsabilità e gli dico va bene, sono responsabile dei vigili… la carta d’identità, tre fotografie, all’ufficio anagrafe, la iscriviamo subito “. E ancora: “Sai qual è secondo me l’unica strada percorribile, volendo spremere le meningi? Che lei si sposi, come ha fatto Stella. Stella si è sposata con Nazareno. Io sono responsabile dell’ufficio anagrafe, il matrimonio te lo faccio immediatamente con un cittadino italiano”.

Nella sua battaglia per l’accoglienza e l’integrazione dei migranti, Lucano è entrato spesso in polemica anche con il ministro dell’Interno, Matteo Salvini che in giugno lo aveva definito “uno zero”. A sostegno di Lucano e soprattutto del progetto di accoglienza di Riace, che mette insieme l’obiettivo dell’integrazione e l’esigenza di salvare il paese dallo spopolamento si era schierato apertamente anche lo scrittore Roberto Saviano.

Con l’arresto di Domenico Lucano, crolla il punto di riferimento di un amministratore diventato famoso per il suo impegno in favore dei migranti, che in migliaia avevano trovato ospitalità nel centro della Locride, già noto per il ritrovamento in mare dei Bronzi. L’impegno di Lucano in favore dei migranti gli diede enorme notorietà anche a livello internazionale, tanto che nel 2016 la rivista americana Fortune lo inserì tra le 50 personalità più potenti nel mondo.

Send a Comment

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *