Basta violenza, targa sulla panchina rossa a Mascalucia

MASCALUCIA – L’associazione “Cuore di donna” di Mascalucia, presieduta da Ketty Reitano, ha apposto ieri una targa sulla panchina rossa, posta davanti al Municipio, in ricordo delle vittime di femminicidio.

Alla cerimonia erano presenti, Giovanna Zizzo, mamma della piccola Laura e Vera Squatrito, madre di Giordana Di Stefano; il sindaco di Nicolosi, Angelo Pulvirenti, il sindaco di Mascalucia, Giovanni Leonardi, il vice sindaco, Fabio Cantarella, l’assessore Michelangelo Sangiorgio, il presidente del consiglio comunale, Alfio D’Urso, il consigliere comunale Letizia De Vita, il responsabile comunale dell’Area Servizi sociali, Cirino Torrisi, la presidente, Ketty Reitano, il comandante della Polizia locale, Carmelo Zuccarello, le socie dell’associazione “Cuore di Donna”, donne e uomini sensibili a questo problema.
Per la presidente dell’associazione “Cuore di Donna” Katty Reitano: «La panchina rossa è un simbolo, il rosso è il colore sia dell’amore che del sangue versato della donne uccise e serve per sensibilizzare la comunità, per ricordare tutte le vittime di femminicidio. Ringrazio amministrazione e Consiglio comunali». Per il primo cittadino di Mascalucia, Giovanni Leonardi: «non bisogna mai abbassare la guardia – ha detto-. Ripetere queste cerimonie è importante perché il problema continua ad esserci, è un fenomeno di cui tutti prendiamo atto, una situazione che non ha fine. Bisogna insistere e continuare a dare questi messaggi soprattutto ai giovani ma anche ai genitori.».
A fargli eco il sindaco di Nicolosi, Angelo Pulvirenti, presente a rappresentare il ricordo della sua concittadina Giordana  «Ci teniamo ad essere presenti in queste manifestazioni contro il femminicidio – ha dichiarato -, la nostra concittadina Giordana ricopre un ruolo importante nell’immaginario collettivo nicolosito. Ringraziamo la mamma che sta proseguendo questa azione meritevole affinché fatti del genere non cadano nel dimenticatoio. È un’azione propositiva anche a livello giuridico, perché si attuino contromisure adeguate per evitare che chi commette questi orrendi delitti rimanga impunito».


Giovanna Zizzo e Vera Squatrito hanno lanciato i loro messaggi che ormai ripetono come un mantra perché le loro figlie e le altre vittime non rimangano nell’oblio: «Queste iniziative – hanno spiegato –  non bastano mai, vanno fatte per ricordare e dare voce a chi non c’è più. Occorre sensibilizzare l’opinione pubblica alla non violenza; bisogna a parlare e dialogare, la violenza porta solo distruzione per chi la commette e per chi la subisce e per le loro rispettive famiglie. Noi viviamo l’ergastolo del dolore, un dolore che non ci toglierà nessuno. La nostra lotta non ci darà le nostre figlie – hanno concluso – ma è un modo per sentirci sicure nei confronti di chi deve crescere e affrontare la vita. Se necessario riempiremo la Sicilia di panchine rosse».
Il vice sindaco, Fabio Cantarella ha ricordato l’impegno dell’Amministrazione comunale in merito al problema: «Abbiamo fatto seminari – ha detto -, convegni, fiaccolate, panchine e tutto per sensibilizzare l’opinione pubblica e ora stiamo rivolgendoci ai ragazzi delle scuole medie con un progetto per educarli sin dalla loro tenera età».

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