Belpasso, sfida a colpi di scalpello


 
 
 
 

BELPASSO  – Stamattina, nel parcheggio dello Stadio San Gaetano, il sindaco Carlo Caputo insieme al direttore dell’Accademia di Belle Arti di Catania, Virgilio Piccari, ha fato il primo simbolico colpo di martello e scalpello che aprirà il quinto Simposio di scultura “Belpasso, Oro Nero dell’Etna”, allestito nell’ambito del progetto “Città delle 100 Sculture”.

Il Simposio, quinto della serie dei simposi finora realizzati a partire dal 2014 e quarto di livello internazionale, vede  all’opera cinque artisti, tra i quali un maestro siriano, Elias Naman, e quattro studenti provenienti dalle Accademie di Belle Arti di varie città d’Italia: Roberto Caccamo (Catania), Matteo Zeni (Carrara), Davide Vanzo (Carrara) e Valentina Aceto (Torino). Gli scultori hanno iniziato  a realizzare le proprie opere e andranno avanti fino al 29 giugno. Il progetto è svolto in partnership con l’Accademia delle Belle Arti di Catania, è curato da Ornella Fazzina e coordinato dai docenti Antonio Portale e Silvio Marchese.

L’intera operazione, che è ormai una tradizione consolidata a Belpasso da tre anni a questa parte, è finalizzata alla realizzazione di un percorso museale a cielo aperto con 100 Sculture di arte contemporanea collocate nelle vie principali e negli spazi urbani della città. Durante ciascun Simposio gli artisti ne producono svariate, che nei mesi successivi verranno collocate secondo un disegno prestabilito, così come avvenuto finora. Le sculture finora realizzate sono 33, più 4 realizzate da artisti locali fuori Simposio, mentre quelle collocate nelle strade sono 24. Nel corso di questo quinto Simposio ne verranno prodotte altre 5 così che il parco sculture salirà a 38 opere. Già rilevante il risultato del progetto sul piano turistico: solo negli ultimi tre mesi, a Belpasso il percorso scultoreo è stato visitato da circa 1.800 persone tra scolaresche e gruppi organizzati provenienti da tutta la Sicilia e curiosi di esplorare la “Città delle 100 Sculture”.

«Un’emozione che non riesco a spiegare a parole – dichiara il sindaco Caputo – vedere crescere questa manifestazione artistica e ammirare i maestri e gli studenti che modellano la pietra lavica nei giorni del Simposio. Quando abbiamo pensato a questo progetto della Città delle 100 Sculture, sapevamo che si trattava di una scommessa ambiziosa ma rischiosa. Oggi, giunti al quinto Simposio e con decine di opere già collocate nelle nostre strade, possiamo affermare senza timore di smentita che l’idea è vincente, il brand che abbiamo voluto associare a Belpasso funziona, il riscontro da parte del pubblico c’è e questo non può che crescere. L’idea nasce con le nostre stesse risorse, ovvero la pietra lavica di cui Belpasso è patria: noi siamo stati capaci solamente di recuperare questa nostra ricchezza naturale e sfruttarla in senso moderno. Proseguiamo quindi spediti verso l’obiettivo delle 100 sculture, certi che Belpasso ne trarrà crescenti benefici in termini di valore artistico e potenzialità turistiche. Parole che prima della mia Amministrazione non erano più presenti nel vocabolario politico, mentre oggi sono alla base di una vera azione di sviluppo. La prova del nove è l’apporto degli imprenditori privati che da qualche tempo hanno deciso di credere nel progetto e finanziare le opere».

«Direi che Belpasso ha un’offerta ampia e diversificata – ha aggiunto il vice sindaco e assessore al Turismo, Tony di Mauro – che parte dalle sculture, passa per la Via Letteraria dedicata a Nino Martoglio e che scorre parallela al percorso scultoreo, tocca il polo museale con il Museo etno-antropologico “Bruno” e con il Mechanè – Museo Multimediale dei Carri di Santa Lucia. Ma non finisce qui, perché è in corso di allestimento la Galleria della XV Traversa ristrutturata in chiave contemporanea, un’altra attrazione che i visitatori troveranno nel centro storico. Belpasso sta cambiando volto e il quinto Simposio che si aprirà domenica è un altro tassello di un ricco mosaico, dove la città migliora, si fa arte, si fa bella per i cittadini, si fa invitante per i turisti. Non sono parole, tutto questo sta già succedendo e quindi insistiamo nel percorso virtuoso».

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