Biancavilla: il centro di formazione professionale Cirs ricorda la Shoah

Biancavilla: il centro di formazione professionale Cirs ricorda la Shoah

Giornata della memoria, oggi 27 gennaio, data commemorativa che segna la liberazione del campo di concentramento polacco di Auschwitz- Birkenau dove la follia becere e criminale nazista fece strage di ebrei e non solo. Nonostante la pandemia, anche Biancavilla e Adrano si sono fermati per ricordare la Shoah.

Lo ha fatto anche il centro di formazione professionale Cirs, da sempre sensibile a queste iniziative, nelle sedi di Adrano e Biancavilla attraverso il progetto “Non ti dimentico”.

Nelle tre sedi dell’ente di formazioni, in sintonia col progetto “Pietre di inciampo” dell’artista tedesco Gunter Demnig, sono state posizionate dei blocchi rettangolari di pietra tunisina che riportavano i nomi di due adraniti e un biancavillese morti nei lager nazisti. A Biancavilla è stato ricordato Alfio La Rosa, deceduto a Mauthausen il 31 marzo del 1945, mentre ad Adrano ricordate le figure di Vincenzo La Mela, morto il 19 gennaio del 1945 a Flossenburg, e Alfio Caruso deceduto a Dachau il 15 maggio del 1945. Ovviamente, il ricordo è stato esteso a tutti quei siciliani morti per mano dei nazisti.

A Biancavilla la targa commemorativa per La Rosa è stata svelata dall’assessore all’istruzione del comune di biancavillese Francesco Privitera, con lui presenti anche il presidente del consiglio comunale Marco Cantarella e i consiglieri Antonio Bonanno e Salvo Pulvirenti,  i responsabili del Cirs, docenti e studenti che, oltre ad alcuni cartelloni dedicati alla giornata della memoria, si sono cementati in acconciature risalente all’epoca in oggetto.

A Biancavilla, così come ad Adrano, presenti anche Matteo Sassano e Anna Maria Nicosia del coordinamento regionale del Cirs. In via Antonio Gramsci anche Padre Ambrogio Monforte per un piccolo ma significativo momento di preghiera per le vittime, tutte, della shoah.  “Il 27 gennaio è un giorno denso di significato- ha detto l’assessore Privitera-una giornata come questa dedicata al ricordo delle vittime dell’orrore del genocidio e al racconto doveroso di uno dei momenti più bui della storia, deve servire da monito alle generazioni future affinché tutto ciò non possa mai ripetersi”.  

“È stata una lodevole iniziativa – ha dichiarato il presidente dell’assise comunale Marco Cantarella – la violenza di allora deve essere da monito per le nuove generazioni per imparare ogni giorno a rispettare il prossimo”. Nella sede di Adrano, doppio evento dell’iniziativa in via Casale dei Greci e in via della Costituzione. Nella sede di Via Casale dei Greci è stato il sindaco di Adrano, Angelo D’Agate, a svelare la targa dedicata ad Alfio Caruso, con il primo cittadino adranita anche l’assessore comunale Vincenzo Lucifora.

Presenti anche i coordinatori Luigi Cancelliere, Salvo Monciino, Antonio Maita e Giuseppe Santangelo, e una rappresentanza di docenti e studenti che nel rispetto delle normative anti Covid hanno partecipato all’iniziativa: “La giornata della memoria deve trasmetterci un grande valore che è quello di rispettare il nostro prossimo ogni giorno – ha detto il Matteo Sassano del coordinamento regionale del Cirs – al mondo c’è una sola razza che è quella umana”.

Nel suo intervento il sindaco di Adrano ha sottolineato l’importanza di questa giornata per tutte le generazioni future, “ricordare, infatti, è importante per non dimenticare affinché episodi del genere non accadano più”.

Gli studenti presenti hanno esposto cartelloni oltre ad aver lavorato in laboratorio ricreando acconciature degli anni 40’. Nella sede di Adrano 1, in via della Costituzione, è stata Anna Maria Nicosia a svelare il blocco in pietra rettangolare dedicato a Vincenzo La Mela. 

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