Borgo Lupo, il villaggio abbandonato


 
 
 
 
 
 

CALTAGIRONE – Domenica 9 aprile, alle ore 11, sarà inaugurata al Museo della Fotografia di via Principessa Maria Josè n. 7, a Caltagirone, la mostra “Borgo Lupo. Il villaggio abbandonato”, una personale con foto di Davide Ragusa. La mostra, con ingresso gratuito, rimarrà aperta sino al 7 maggio tutti i giorni nei consueti orari del Museo dalle ore 9.00 alle 17.00 (lunedì chiusura settimanale). L’evento, organizzato dal Servizio “Politiche scolastiche, Culturali, del Turismo e dello Sport” della Città metropolitana di Catania in collaborazione con la Galleria fotografica Luigi Ghirri, favorisce le attività di promozione e valorizzazione del Museo della Fotografia di Caltagirone. Il testo della mostra, curata da Domenico Amoroso, è stato predisposto da Sebastiano Favitta.

Il minuscolo borgo rurale, fondato nel dicembre del 1940 nell’agro del comune di Mineo, prende il nome dal tenente di fanteria catanese Pietro Lupo, medaglia d’argento al valor militare, morto nella battaglia di Giabassirè, in Etiopia, nel 1936.  Oggi è in stato di abbandono e forte degrado, ma un tempo popolato da nuclei famigliari di contadini e funzionari del regime fascista che davano vita e servizi a questo piccolo villaggio del profondo latifondo siciliano dotato di una sua completa struttura urbana: chiesa, canonica, casa del fascio, caserma, casa sanitaria, locali per artigiani, scuola rurale, trattoria e farmacia.

Lo sguardo fotografico di Davide Ragusa ha ripreso la cruda realtà di questo luogo solitario e degradato, oggiAggiungi un appuntamento per oggi frequentato da pochissime persone e ricovero di pecore e sparsi attrezzi agricoli, segno della fine di una civiltà contadina, drammaticamente scomparsa. Un luogo solitario che nasconde la bellezza dei campi di grano in primavera e su cui, in fondo all’orizzonte, tra monti e colline, domina l’Etna.

 
 

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