Calcio Catania, Bogdan e Mazzarani in partenza


 
 
Daniele Lo Porto

CATANIA – Ultimo appuntamento ieri a Torre del grifo per lo staff tecnico ed i calciatori rossazzurri che domenica notte hanno tentato, senza fortuna, di saltare il penultimo ostacolo prima della Serie B.

Un addio per molti, un arrivederci per pochi, futuro incerto per altri, a cominciare dal tecnico Cristiano Lucarelli che ha formalmente un altro anno di contratto, ma le sue parole nel post gara sembravano già quelle di un ex. Diversi atleti rossazzurri hanno contratti validi fino alla prossima stagione, mentre per Andrea Mazzarani è in scadenza il prossimo 30 giugno. Il centrocampista romano e la società hanno più volte dichiarato che non c’erano problemi, ma a questo punto appare più che probabile che “Mazza” decida di andare altrove. Legittima l’aspirazione del calciatore di andare altrove, quanto meno in Serie B dove avrebbe voluto giocare con il Catania, ma ormai è fallita questa speranza. Un addio, forse, senza neanche troppi rimpianti della tifoseria etnea, perché se è vero che Mazzarani in due stagioni ha realizzato 16 reti, un ottimo bottino per un jolly di centrocampo, è anche vero che il suo nome è ormai abbinati ai rigori sbagliati: due nello scorso campionato, uno dei quali, ad Agrigento, con effetto ritardato portò all’esonero di Pino Rigoli; l’altro, domenica sera, è stato quello che ha sancito l’eliminazione dei rossazzurri.

Un altro che andrà quasi sicuramente via è Luka Bogdan. “Mi avete fatto sentire uno di voi dal primo giorno e ho dato tutto me stesso quotidianamente per raggiungere l’obiettivo prefissato! Siamo andati vicino a raggiungere un sogno comune. Volevamo vincere e portare il Catania in B! Eternamente grazie a tutti e sempre forza Catania!”, ha scritto su un social il difensore che già da tempo è seguito con attenzione da club di A e B e sarà sicuramente un “pezzo” pregiato del prossimo mercato. Anche lui ha usato frasi che suonano da addio: il suo trasferimento potrebbe essere già cosa fatta, con grande soddisfazione del cassiere del club etneo.

A seguire il comunicato del Calcio Catania per ringraziare i propri tifosi, un pubblico da Serie A:

Nei nostri cuori e nelle nostre teste è ben radicato un principio, nel duplice significato di questa parola, cioè concetto fondamentale e nuovo inizio dopo ogni triplice fischio:  i tifosi del Catania sono la forza del Calcio Catania.  

Da questa basilare convinzione ricaviamo un grande senso di responsabilità e, soprattutto, l’energia per iniziare fin da queste ore a nuotare nell’oceano di lavoro in vista della prossima stagione: Voi sarete con noi, sarete per la maglia, come sempre, e noi promettiamo più del massimo, in termini d’impegno, per ogni fortunato attimo di appartenenza al Calcio Catania che impreziosirà le nostre vite.  

Il calcio, purtroppo, non sempre rende ciò che merita ad una squadra e conseguentemente alla sua gente ed al club: la promozione sarebbe stata il giusto premio per il Catania 2017/18 ma infine non è giunta, per effetto degli episodi, per questioni di legni e di centimetri, per qualche errore, che fa parte del gioco ma non cancella tante vittorie e la massima competitività, garantita nell’arco di una stagione caratterizzata da tanti record e sintetizzata da 25 vittorie (21 in campionato, 2 in Coppa Italia e 2 nei playoff, considerando il risultato con la Robur Siena dopo i tempi regolamentari e dopo gli estenuanti e sfortunati tempi supplementari).
Il Catania è sceso in campo al “Massimino” 23 volte, durante l’annata appena conclusa: ben 226.215, le presenze stagionali nel nostro stadio, numeri che non necessitano di commento ma suscitano ammirazione.   Un primato, in particolare, dimostra e ribadisce la completa estraneità della tifoseria rossazzurra al contesto della terza serie: la gara più seguita in tutta la Serie C 2017/18 è Catania-Trapani del 23 aprile, in testa alla graduatoria con 18.711 spettatori. 
Con riferimento alle 20 gare interne, tra campionato e playoff, la media di presenze per incontro nella tradizionale casa rossazzurra in Piazza Spedini sfiora quota 11.000; è la prova di una tesi che abbiamo sempre sostenuto: al tirar delle somme, il cosiddetto “calcio che conta” non corrisponde ad una categoria ma è quello nobilitato dalla presenza del Catania, la squadra che non muore mai.
Grazie a Voi, quindi, campioni di passione.
Grazie anche per aver risposto con un atteggiamento esemplare, sugli spalti, a chi si è sgradevolmente permesso di mettere in dubbio la compostezza dell’intero ambiente, garantita invece dal Vostro sentimento: avete risposto da veri catanesi, cioè con la correttezza e con la bellezza della Vostra partecipazione, accompagnata da un impeccabile servizio d’ordine, altro vanto della Catania sportiva.
L’amarezza per l’epilogo dei playoff non cancella l’orgoglio che deve unirci, ora e sempre: sembrava la coreografia di una partita di Champions League, quella ammirata nel pre-gara domenica sera, ed ogni luce accesa sugli spalti, che ha reso splendido quel momento, profuma ancora di grande amore ed illumina il nostro futuro. 
Siamo pronti a riprovarci, insieme.
Siamo fieri ed innamorati di Voi.

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