Calcio Catania, Di Grazia in disgrazia


 
 
 
Daniele Lo Porto

CATANIA – Ventitre atleti rossazzurri a Palazzo degli elefanti, insieme a tutto lo staff dirigenziale, tecnico, sanitario. Manca, però, il ventiquattresimo e la sua assenza è fin troppo vistosa. Che manchino Marchese Pozzebon e Ripa non fa né caldo né freddo, ma che non ci sia Andrea Di Grazia, il “gioiellino” catanese, lo notato tutti. D’altronde tra Pietro Lo Monaco e il ragazzo di belle speranze, o meglio il suo procuratore, che sia guerra dichiarata, tutt’altro che fredda, ormai è noto. Convocato in ritardo rispetto ai compagni “titolari”, assente nella presentazione della squadra, destinatario di più frecciate al curaro da parte di Lo Monaco, il fantasista catanese ormai avrà ben metabolizzato che per lui la stagione è già bella e finita se non prolunga il contratto come l’ad. pretende e il suo procuratore impedisce. Certo è che, paradossalmente, i problemi per Andrea Di Grazia sono cominciati dopo la tripletta al “Massimino” contro il Messina, quando da bruco si trasformò in farfalla. “caso Di Grazia” a parte, ieri è stata una giornata di festa, tra il battesimo ufficiale al Municipio – con ritardo ormai di prammatica – dove la squadra è stata accolta dal sindaco Salvo Pogliese e dall’assessore allo Sport, Sergio Parisi, e la presentazione di maglie e sponsor nel pomeriggio, a Torre del grifo. Ma l’argomento clou resta sempre l’ipotesi ripescaggio, al quale la dirigenza del club crede sempre più. “Se dovesse essere B, saremmo pronti- assicura Lo Monaco – In caso di C giocheremo alla morte per raggiungere il traguardo che ci siamo posti davanti. Aspettiamo con serenità. Ci siamo un po’ dovuti fermare sul mercato per eventuali nuovi arrivi. Per la C siamo quasi a posto, per la B invece potremmo avere bisogno di 2-3 innesti ulteriori ma soltanto per cercare di essere ancora più competitivi perchè, con l’organico attuale potremmo eventualmente essere all’altezza della situazione in B. Prova ne sia che tutti hanno contratti pluriennali. Nel momento in cui arriveremo in B, dovranno preoccuparsi anche del Catania…”.

“Lo slogan scelto quest’anno –il Catania è Catania– è quanto di più azzeccato ci potesse essere per descrivere il rapporto fortissimo che lega il club calcistico con la tifoseria e la Città. I successi della squadra rossazzurra rappresentano uno stimolo per crescere tutti insieme nel segno dell’unità della comunità catanese”, ha dichiarato il sindaco Salvo Pogliese che insieme all’assessore Sergio Parisi ha ricevuto la nuova maglia, tradizionale, del Catania con il numero 10.

Dal Giornale di Sicilia

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