Daniele Lo Porto
CATANIA – L’uomo è più che una garanzia, il calciatore apprezzato, il tecnico migliora stagione dopo stagione. Sono probabilmente queste le considerazioni che hanno spinto Pietro Lo Monaco a contrattualizzare per tre anni Andrea Sottil, il nuovo tecnico del Catania, che prende il posto di Cristiano Lucarelli, dopo una stagione bella, ma dal finale amaro.
La dirigenza rossazzurra si è messa sulle tracce di Sottil fino dal giorno dopo, se non addirittura prima, della beffa subita dal Siena. Tre stagioni al Catania (66 partite tra B ed A) da professionista irreprensibile, oltre cento panchine col Siracusa col quale ha vinto due campionati, 2011-12 Lega pro prima divisione 2015-16 il torneo di Serie D, la recentissima promozione diretta in Sere B ottenuta col Livorno, ne hanno fatto la “prima scelta” per il Calcio Catania, altri nomi accostati sono sembrati da subito ben lontani dalla quotazione del tecnico di Venaria Reale, un piemontese naturalizzato meridionale.
Il contratto di tre anni è un preciso segnale di fiducia, ma anche la concreta manifestazione di voler aprire un nuovo ciclo per tornare nella massima serie. Non più, quindi, un allenatore emergente, ma provare e lanciare, ma un uomo che conosce la categoria, il girone e, soprattutto, l’ambiente catanese che manifesta palesemente segni di insofferenza per una dimensione calcistica penalizzante e ben lontana dalle ambizioni e dalle potenzialità di una città che esprime una media di quasi 11.000 spettatori a partita. “L’obiettivo è di tornare in Serie A, la categoria nella quale ho lasciato il Catania, al più presto. Poi potrò anche andarmene in pensione…” ha ribadito fino a pochi giorni fa l’amministratore delegato, Pietro Lo Monaco.