Ansia da prestazione e crisi d'identità

CATANIA –  Dall’ansia da prestazione alla crisi d’identità. I mali del Catania sembrano essere prevalentemente nella testa. Lo ha detto prima Giovanni Pulvirenti, (nella foto) lo ha confermato Pietro Lo Monaco. Il valore dei singoli non si discute, con qualche distinguo, ci permettiamo di sottolineare, ma il valore aggiunto che deriva dall’essere “squadra” non è stato ancora raggiunto ed espresso. E se poi consideriamo anche la variazione genetica traumatica dal 4-3-3 al 3-5-2, con le varianti intermedie, un po’ per necessità e un po’ per scelta, il quadro è ben definito. Ma, non tutto è perduto. Contro il Foggia ci saranno tutte le motivazioni per fare bene e – paradossalmente – sapere di non avere nulla da perdere ulteriormente può essere un’opportunità per giocare con la mente più libera. Pietro Lo Monaco nel suo appello di metà settimana, recitato a  cuore e braccia aperte, richiama tutti all’appello: dalla stampa ai tifosi, traditi e, per questo, giustificati, dall’amore che riversano su una squadra che non ha saputo corrispondere passione.

Crisi d’identità che ha colpito anche i veterani, gli atleti di lungo corso dai quali ci si aspettava un contributo fondamentale per il salto di qualità che, invece, non c’è stato. Discorso che vale, senza nessuna colpevolizzazione, per Giovanni Marchese che aveva esordito addirittura con un gol al Massimino, e non poteva esserci ritorno migliore, e poi, invece, a Pagani è incappato in una giornataccia, preceduta da prestazioni sicuramente al di sotto del suo valore. Anche lui, come altri, medita immediato riscatto.

Pietro Lo Monaco, comunque, guarda al futuro e al presente e qualche sua dichiarazione recente potrebbe far pensare ad un interessamento per Andrea Sottil quale futuro responsabile della panchina rossazzurra. Un altro pezzo di storia recente per ricostruire il Catania del futuro. “Il Siracusa sta concretizzando il frutto di un lavoro eccellente ed ha realizzato una performance notevole che con sei vittorie consecutive l’ha proiettata in una posizione importante dei play off – ha dichiarato Lo Monaco -.  La squadra di Sottil è davanti a noi, è vero, ma in realtà solo di un punto…”. Insomma, complimenti sì, ma senza allargarsi troppo, com’è nello stile dell’amministratore delegato etneo. Catania in campo nel pomeriggio di ieri  a Torre del Grifo: conclusa la sessione di attivazione, disposte e svolte esercitazioni tattiche. Il reparto difensivo ha curato la fase di non possesso, centrocampisti ed attaccanti si sono dedicati agli sviluppi della manovra in chiave offensiva. In chiusura, partitella. Programmi individualizzati per Baldanzeddu, De Rossi e Di Cecco. Oggi in calendario un allenamento pomeridiano.   Intanto, vista la richiesta avanzata dal Calcio Catania in relazione ad esigenze organizzative, la Lega ha disposto che il fischio d’inizio della gara Catanzaro-Catania, in programma domenica 2 aprile, venga anticipato alle ore 14,30.

 

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