Tra poche ore sarà deciso il futuro del Catania

 

 

 

 

Daniele Lo Porto

CATANIA – Ormai le notifiche arrivano via social e così, ieri pomeriggio, per restituire serenità a tutte le parti contrapposte, dalle società all’ultimo tifoso, il presidente del Collegio di garanzia del Coni ha annunciato, urbi et orbi, che la sentenza relativa al format della Serie B e ai relativi ripescaggi arriverà questa sera. Insomma, l’esito del dramma farsesco di questa estate calcistica si prolunga di altre ventiquattro ore. Un rinvio che, però, non può addebitarsi all’ulteriore “bomba legale” preannunziata dal Catania con un comunicato di fuoco domenica pomeriggio sulla presunta fuga di notizie, ma causato dagli impegni internazionali di Franco Frattini che ieri si è a Tiraspol, centro amministrativo della Transnistria, regione separatista della Moldavia, in “rappresentanza speciale per conto del presidente dell’OSCE (Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa)”. Della serie: il calcio può attendere.

Il Catania, intanto, ieri pomeriggio ha ripreso la preparazione dopo due giorni di settimana. Inizia così un’altra settimana all’insegna dell’incertezza. “Il ritiro è iniziato a metà luglio, abbiamo programmato la preparazione atletica per iniziare il campionato il 25 agosto, siamo quasi a metà settembre è la situazione è ancora indefinita, paradossale…Per fortuna, almeno che abbiamo giocato tre gare di Coppa Italia e due amichevoli contro squadre di categoria, ma non è sufficiente per testare la squadra” si lamenta Andrea Sottil che si trova nella situazione di dover tenere sotto pressione i suoi senza ancora vedere all’orizzonte un ipotetico avversario. L’unica certezza è che se il caso ripescaggio dovesse concludersi negativamente per i rossazzurri domenica scenderebbero in campo per la prima di campionato di serie C, con il campionato redatto probabilmente giovedì. Se, invece, il Catania fosse ripescato in B il calendario sarebbe integrato e i prossimi mesi sarebbero probabilmente in tour de force per le squadre che dovrebbero recuperare le partite non disputate fino ad ora.

Nonostante questa lunga fase di “surplace”, però, la maggior parte dei calciatori hanno dimostrato contro la Reggina di essere già in buone condizioni atletiche. Gli elementi giovani e brevilinei sono già in condizione. Kalifa Manneh sulla corsia sinistra sprintava ch’era un piacere, sgomitando con Joel Baraye che arrivava dalle retrovie: sembravano due componenti della staffetta 2 x 50 metri che si passavano il testimone. Un po’, impallato, invece, Cristian Llama che ha appena 12 anni in più di Manneh ed una costituzione fisica ben diversa. Ha cercato qualche spunto dei suoi, ma il guizzo vincente gli è rimasto nei polpacci, ma è sicuro che a parità di tenuta atletica sarà un lusso, B o C che sia. Un po’ sottotono, invece, ma sul piano caratteriale, è apparso Saro Bucolo, invece, che dopo un paio di prestazione garibaldine ha evidentemente risentito dell’assenza di capitan Marco Biagianti al suo fianco. Biagianti e Curiale, intanto, sono sotto osservazione per problemi fisici e potrebbero saltare la prima di campionato. Ma le alternative tecniche, di certo, non mancano.

Dal Giornale di Sicilia

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