Daniele Lo Porto
CATANIA – Come uscire dal dissesto e ritrovarsi con un tesoretto da 16,5 milioni di euro da restituire all’economia del territorio. Potrebbe essere il titolo del manuale del buon amministratore pubblico, invece è quanto accade realmente al Comune di Caltagirone, che dopo il dissesto dichiarato nel 2013, ha saputo riportare i conti dal rosso al nero a tempo record. Merito principale la gestione, oculata e attenta, del sindaco Gino Ioppolo e del suo staff, politico e burocratico. L’Organismo straordinario di liquidazione, tre commissari, in pratica, ha chiuso la prima parte di transazioni con i creditori registrando un residuo, appunto, di circa 16,5 milioni di euro che, adesso, saranno utilizzati per fronteggiare 21 milioni di debiti che riguardano i fornitori del Comune che non hanno accettato la transazione al 50% e ora potranno incassare una cifra intorno al 70% del credito effettivo. In tempi di casse vuote negli Enti locali la situazione di Caltagirone è in controtendenza e darà una boccata d’ossigeno agli imprenditori locali. “L’Operazione coraggio”, come l’ha denominata il sindaco Ioppolo, è stata già deliberata dalla Giunta, che ha deciso di non attendere la decisione del Tar, udienza fissata per il prossimo 31 gennaio, perché già c’è il precedente autorizzato al Comune di Santa Venerina, dove si era verificata una situazione analoga. Inoltre la “costante e proficua” interlocuzione con il ministero dell’Interno, ha convinto l’Amministrazione di dare mandato ai dirigenti, coordinati dal segretario generale Carolina Ferro e dal ragioniere generale Pino Erba, di avviare le trattative con gli stessi creditori.
Secondo il sindaco Gino Ioppolo “è una decisione di portata straordinaria, che segna un netto spartiacque fra il passato e il futuro e che indica una strada su cui potranno ritrovarsi i tanti altri Comuni che si trovano nelle stesse condizioni. I 16,5 milioni ci serviranno per coprire una massa debitoria che, maturata nel periodo antecedente al 2012, ammonta a 25.400.605,08 euro, ma intanto uno dei maggiori creditori (per oltre 4 milioni), Kalat Ambiente, l’Ato rifiuti a cui è succeduto Kalat Srr, è stato dichiarato fallito, con la conseguenza che sarà l’autorità giudiziaria ad accertare se e in quale misura il Comune dovrà versare quelle somme.
Quindi, nell’immediato si tratta di effettuare, con 16,5 milioni, transazioni per 21 milioni di euro. Quando concluderemo questa attività – ha aggiunto il sindaco – avremo centrato un doppio, rilevante obiettivo: l’equilibrio di bilancio e l’eliminazione di gran parte della massa debitoria ereditata dal passato. A quel punto avremo definitivamente condotto la città su binari di assoluta normalità”. L’assessore alle Finanze Massimo Giaconia dopo aver ricordato “il percorso virtuoso intrapreso in questi due anni”, ha detto che “gli 11 milioni di disavanzo, attribuibile totalmente a situazioni pregresse, saranno coperti nei prossimi tre anni di Amministrazione Ioppolo. Il Comune potrà così stare lontano da condizioni patologiche”. Indicata nella stabilizzazione dei 118 precari, “col conseguente potenziamento dei vari servizi, primo fra tutti l’ufficio Tributi”, uno strumento con cui superare uno dei punti di debolezza, vale a dire l’ancora alto livello di evasione dei tributi.
Per quanto riguarda, invece, “l’ordinaria amministrazione”, dopo quella scoperta, restituita alla fruizione pubblica nell’estate del 2017, riapre la piscina coperta Kiran Club di Caltagirone (una vasca grande di 25 metri, una piccola di 15; entrambe termicamente differenziate), portando così a compimento l’operazione – recupero avviata dall’Amministrazione comunale con l’affidamento della gestione dell’impianto per 14 anni e mezzo a un’Associazione temporanea di imprese (Ati, società capofila la “Usa Sport”), che ha proposto l’offerta ritenuta più vantaggiosa per il Comune: un investimento complessivo di 873mila euro e il versamento, nelle casse comunali, di un canone di 12mila euro annui.
L’inaugurazione avverrà stamattina a partire dalle 9,30, con la prova gratuita delle attività proposte nell’impianto: nuoto libero, perfezionamento adulti, aquagym, circuito e hydrobike,. Alle 18 esibizioni di: Federico Turrini, capitano della Nazionale italiana di nuoto; Chiara Masini Luccetti, medaglia d’argento ai mondiali di Kazan, e Matteo Pellicciari, medaglia di bronzo alle Olimpiadi di Atene. “Con l’apertura al pubblico della piscina coperta – afferma Antonio Giordano, direttore sportivo del Kiran Club – avviamo una serie di attività fra fitness e scuola nuoto, per le quali ci avvaliamo di tecnici qualificati e muniti di brevetti rilasciati dalla Federazione italiana nuoto, ma anche di attestazioni a seguito di tirocini formativi e corsi di aggiornamento tenuti a Torre del Grifo con la supervisione di Giusi Malato, l’icona della pallanuoto femminile nostrana che è consulente tecnico del Kiran Club. Al via anche – aggiunge Giordano – i corsi gestanti e neonatale per i bambini dai 3 mesi ai 3 anni. Un plauso va alla proprietà per i consistenti investimenti effettuati e all’Amministrazione comunale per la vicinanza dimostrataci costantemente”. “Si tratta – sottolinea il sindaco Gino Ioppolo – del raggiungimento di un significativo traguardo, con benefici innegabili, sotto molteplici aspetti, per la nostra città, che torna così a essere punto di riferimento nel settore. Tutto ciò sembrava impossibile. Invece, diventa in pieno realtà. Ritorna totalmente fruibile, grazie alla preziose sinergie pubblico – privato, un grande impianto sportivo e ricreativo, che assolve pure a una rilevante funzione sociale”. “Soddisfazione per un importante obiettivo centrato a costo zero per il Comune” è espressa dal vicesindaco Sergio Gruttadauria, che fa i complimenti ai gestori “per gli interventi effettuati, che qualificano al meglio la struttura, ponendola al servizio della città e dell’intero territorio”.