Daniele Lo Porto
CATANIA – Il primo di valzer o di spoil system arriva a cinque settimane dall’insediamento del nuovo sindaco. Azzerati i vertici delle partecipate al 100% del Comune, legati all’amministrazione di Enzo Bianco. Adesso, Salvo Pogliese (nella foto con i suoi assessori) ha preso carta e penna e con cinque distinti provvedimenti ha disposto la decadenza dei componenti dei Consigli di amministrazione e, di conseguenza, anche dei presidenti di Catania Multiservizi (Giovanni Giacalone), Amt (Puccio La Rosa), Sidra (Alessandro Corradi), Sostare (Luca Blasi), Asec, la dimissionaria Francesca Garigliano. Negli stessi provvedimenti il primo cittadino ha disposto la convocazione a termini di legge delle Assemblee societarie per la nomina dei nuovi componenti dei C.d.a.. Insomma, un vero e proprio terremoto che se da una parte serve a rimuovere i fedelissimi dell’ex sindaco, dall’altra rinnova e rafforza un quadro politico che con sole otto nomine di assessori ha provocato qualche mal di pancia. Alla Asec dovrebbe rientrare, secondo rumors di Palazzo degli elefanti, Francesca Garigliano che si era dimessa, con tanto di rumorosa conferenza stampa, in aperta polemica con la gestione politica, alla vigilia delle elezioni per correre con il centrodestra verso l’aula consiliare, obiettivo mancato. Alla Multiservizi il candidato più forte alla successione di Giovanni Giacalone sembra essere il firrarelliano Massimo Pesce, bancario, già assessore provinciale e comunale. Per la presidenza di Sostare in pole position c’è il dagostiniano Carmelo Coppolino, consigliere comunale uscente, al posto di Luca Blasi. Possibile soluzione interna all’Azienda metropolitana trasporti dove l’avvocato Giuseppe Li Volti, Forza Italia, riferimento di Marco Falcone, potrebbe essere “promosso” dal C.d.a. alla presidenza. Cambio della guardia, infine, alla società idrica Sidra, dove circola il nome di Fabio Rallo, cognome storico della destra catanese, esponente di Fratelli d’Italia, al posto di Alessandro Corradi.
Negli atti sottoscritti dal sindaco Pogliese, è spiegato che occorre procedere alla nomina dei nuovi componenti il C.d.a. al fine di garantire anche da parte delle società in house l’attuazione degli indirizzi politico-amministrativi della nuova Amministrazione. Ciò anche alla luce della circostanza che le precedenti nomine erano state effettuate intuitu personae, cioè senza alcuna selezione o valutazione comparativa, con il solo limite dei requisiti di legge o di Statuto.
Non è una partecipata, ma è stata trattata da tale, con una nomia meramente politico, il Comitato cittadino dei festeggiamenti per Sant’Agata, dove Bianco ha piazzato il suo uomo-ombra, Francesco Marano, che dovrebbe restare in carica fino al 2019. Una nomia sulla quale non sono mancate le polemiche percè ha segnato l’ingresso rumoroso della politica in un comitato religioso: Marano era, ed è, vice segretario regionale del Pd e non pare avesse mai manifestato una particolare devozione alla Santa patrona di Catania. La sua carica, per altro, gli consente di avere una stanza a Palazzo degli elefanti. Prevedibile che Pogliese concerti con l’arcivescovo una nuova nomina, ma non prima dei festeggiamenti agatini di metà agosto, quando si celebra il rientro delle reliquie in città da Costantinopoli.
D.L.P.
Dal Giornale di Sicilia