Tanti euro per le scuole catanesi

 

 

 

D.L.P.

CATANIA  – Complessivamente 4 milioni di euro sono stati deliberati dall’assessorato regionale alla Famiglia per gli asili nido di 31 Comuni, tra questi Catania, che in quanto ente in dissesto potrà contenere l’aumento delle rette. Mentre con i fondi messi a disposizione Randazzo, Biancavilla e Ragalna potranno realizzare nuove strutture o potenziare il servizio di quelli già esistenti.

L’assessorato regionale all’Istruzione, invece, ha finanziato i  progetti esecutivi approvati dalla Giunta municipale di Caltagirone per la messa a norma antincendio di 16 edifici scolastici. Gli immobili sono: San Domenico Savio, Montessori, Montessori–Verga, Narbone (Acquanuova, plesso centrale, Carmine, ex Padri Crocifero, Sant’Orsola e Semini),  Gobetti (plesso centrale, Parini e via Pitrè), Arcoleo– Feltre (i due plessi centrali, ex Onmi e Fisicara).  “Con un’intensa attività di programmazione che dà i frutti sperati – sottolinea il sindaco Gino Ioppolo – confermiamo la nostra massima attenzione alle scuole e alle condizioni di sicurezza degli immobili che ospitano studenti e personale scolastico, nella consapevolezza del ruolo insostituibile al quale l’istruzione assolve nella crescita delle giovani generazioni”. Sono, inoltre, in corso di espletamento le gare per individuare i professionisti da incaricare per la valutazione del rischio sismico degli edifici scolastici, per la quale, alla fine di ottobre scorso, erano state ammesse a contributo, dell’assessorato regionale dell’Istruzione, le istanze del Comune di Caltagirone per un finanziamento complessivo di 350.787,34 euro.

Infine, sempre la Regione, ha chiesto al ministro dell’Istruzione, Marco Bussetti, un sostegno finanziario per interventi urgenti negli edifici scolastici del comprensorio etneo. Sono, infatti, due le scuole gravemente lesionate e inutilizzabili (a Pennisi e Piano d’Api, frazioni di Acireale), a causa dal terremoto del 26 dicembre e altre quindici che necessitano di opere di ripristino e consolidamento.

Dal Giornale di Sicilia

 

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