Droga, smantellato il clan che gestisce lo spaccio a Librino e San Cristoforo

 

 

 

 

 

Daniele Lo Porto

CATANIA – Era una perfetta organizzazione imprenditoriale, gerarchica, con un ruolo importante anche delle famiglie. Dall’ottobre del 2017 fino al gennaio dell’anno scorso i carabinieri hanno costantemente monitorato il territorio con appostamenti, videocamere e la tradizionale attività d’indagine, poi all’alba di ieri nei quartieri di San Cristoforo e Librino e scattato il blitz. Centocinquanta militari dell’Arma, con l’ausilio di cani antidroga ed elicottero, hanno fatto irruzione in numerose abitazioni per eseguire 37 arresti, dei quali 30 con custodia cautelare in carcere, 4 con l’obbligo di presentarsi alla polizia giudiziaria e 3 arresti domiciliari. Tra gli indagati per traffico e spaccio di sostanze stupefacenti, con l’aggravante  del reato associativo, per anche tre minorenni, uno addirittura al di sotto dei quattordici anni, all’epoca dei fatti, e quindi non imputabile.

L’operazione denominata “Stella cadente” è stata coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia ed eseguita dalla Compagnia dei Carabinieri di piazza Dante. Letteralmente smantellata l’organizzazione criminale che gestiva un giro d’affari valutato dagli investigatori di circa 11.000 euro al giorno. A capo del clan Mario Privitera, coadiuvato da luogotenenti.  Giovanni M. Privitera, Michele Polizzi, Manuel Taglieri, Vincenzo Napoli, Daniele A. Calaciura, Dario Lo Presti. E poi per completare la struttura organizzativa gli spacciatori e le vedette, mobili e fisse, inquadrate in veri e propri turni di lavoro, dal primo pomeriggio fino a notte fonda. In questa catena dello spaccio trovavano spazio anche madri di famiglia che provvedevano al confezionamento delle dosi di cocaina e di marijuana sul tavolo della cucina, aiutate dai figli di dieci anni o poco più. “Tutto avveniva con grande naturalezza, forse con la convinzione di svolgere una attività come un’altra” ha commentato il magistrato del Tribunale dei minori, Caterina Aiello.

“E’ la terza grande operazione di repressione del traffico e spaccio di stupefacenti in sette anni che compiamo in questo territorio, dopo Stella Polaris e Polaris, con decine di arrestati. Siamo soddisfatti del lavoro svolto, ma al contempo sappiamo che la piazza dello spaccio tornerà subito attiva. il prefetto mi ha assicurato che verrà svolta un’attività preventiva con frequenti controlli da parte delle forze ma anche con attività sociali che possano sostituire il cattivo esempio che forniscono questi soggetti con altri esempi più produttivi perché l’attività giudiziaria da sola non é sufficiente, altrimenti, a riportare la legalità in quel territorio”, ha sottolineato il procuratore della Repubblica, Carmelo Zuccaro, che con Rocco Liguori della Dda ha seguito l’indagine in tutta la sua evoluzione.

L’attuale organizzazione, infatti, ha sostituito la precedente che faceva riferimento ai fratelli Nizza, emanazione del clan Santapaola. Non certo per un caso Mari Privitera è residente  nella stesso condominio di Librino dove abitava  Andrea Nizza, arrestato dai Carabinieri esattamente nel gennaio scorso, dopo due anni di latitanza.  Gli altri due fratelli Daniele e Salvatore, invece, hanno avuto sequestrate le proprie abitazioni dalla Dda in via Stella Polare, il cuore del mercato dello spaccio, a San Cristoforo, dove i pusher in scooter vengono accolti e immediatamente circondati da decine di clienti e il rifornimento avviene, come dimostrano le immagini dei carabinieri, anche tramite secchielli calati dai balconi.

Ci sono anche tre minori tra i 37 arrestati nell’operazione “Stella cadente”, ai quali viene contestata anche l’accusa di associazione a delinquere finalizzata al traffico e allo spaccio di sostanze stupefacenti. “I minori sono parenti legati da rapporti familiari con esponenti dell’organizzazione. Non hanno ruoli marginali e meramente occasionali, ma consistenti perché perfettamente inglobati in una struttura organizzata in modo minuto per lo spaccio della droga”, ha sottolineato il procuratore per il Tribunale dei  Minori, Caterina Aiello.

Gli arrestati sono: Daniele Agostino Calaciura, di 31 anni; Alessandro Conti, di 26; Carlo Cutrona, di 36; Angelo De Luca, di 35; Simone De Luca, di 29; Manuel Antonio Di Benedetto, di 24; Antonino Drago, di 31; Ferdinando Faro, di 23; Omid Goodarzi, di 24, arrestato a Gela (Caltanissetta); Antonino Grasso, di 25; Davide Guerra, di 38; Dario Lo Presti, di 36; Mario Marletta, di 30; Salvatore Maugeri, di 23; Massimo Munzone, di 33; Vincenzo Napoli, di 25; Benito Pastura, di 28; Carmelo Cristian Patanè, di 25; Angelo Lucio Pescatore, di 37; Vanessa Pittarà, di 32; Nunzio Plandera, di 40; Michele Polizzi, di 35; Giovanni Maria Privitera, di 26; Pietro Privitera, di 38; Carmelo Scalia, di 27; Damiano Sparacino, di 28; Manuel Taglieri, di 23. A Conti, ai due De Luca, Napoli e Pescatore l’ordinanza di custodia cautelare è stata notificata in carcere. I minorenni sono D. P, e G.T. oggi di 19 anni; G.T., e S.C., oggi di 17.  Ai domiciliari sono stati posti Lorenzo Marco Cantone, di 27 anni; Andrea Ferruggia, di 29; Orazio Vicino, di 21, arrestato a Ragusa. Hanno l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria Vanessa Ardito, di 32 anni; Mario Bonaventura, di 24; Salvatore Fazio, di 20; Giuseppe Scafaria, di 20.

Dal Giornale di Sicilia

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