I nuovi poveri parlano italiano

Daniele Lo Porto

CATANIA  –  L’Help Center della Stazione centrale (angolo viale Africa) ha distribuito nel 2017 ben 134.000 pasti, in misura quasi uguale tra italiani e stranieri; 49.430 sono state le colazioni servite e il vestiario distribuito; le unità di strada hanno fornito 36.750 pasti caldi ai senzatetto, prevalentemente di sera. Sono dati importanti che confermano, qualora ce ne fosse bisogno una vasta soglia di povertà assoluta in città, che non coinvolge solo, o in maggior parte, stranieri, cioè migranti, che non sono riusciti ad integrarsi, e una percentuale limitata di italiani, gli emarginati, che negli ultimi anni ha raggiunto una percentuale sempre più rilevante.

All’aiuto materiale e diretto, la Caritas aggiunge anche altri servizi, come il Centro ascolto (5.480 utenti), la rete sanitaria che ha assistito 948 persone, l’assistenza legale per 1.476. Complessivamente nello scorso hanno l’Help Center ha accolto 228.084 utenti: un’altra Catania, in pratica, la città della povertà e del disagio. E ancora: il Microcredito e Antiusura tramite istituti convenzionati con Caritas (dal 2011 al 2017) hanno soddisfatto 157 richieste di aiuto economico per 760.700 euro complessivi, mentre il centro di Ascolto diocesano di via Acquicella ha dato conforto a 2.249 uomini e donne.

“A Catania esiste un’emergenza povertà testimoniata dalla crescita dei numeri delle nostre attività sul territorio: a usufruire delle mense e degli altri servizi e a chiedere l’intervento dei Centri di Ascolto ci sono sempre più italiani, dal momento che ormai la crisi ha travolto anche l’ex ceto medio. In questa fase ci troviamo di fronte a una povertà molteplice e complessa che associa l’aspetto materiale a quello spirituale”, spiega don Piero Galvano, direttore della Caritas Diocesana di Catania.

Questi dati e l’attività quotidianamente offerta sono premessa importante alla  seconda Giornata Mondiale dei Poveri, istituita da Papa Francesco al termine del Giubileo della Misericordia del 2016, che sarà celebrata anche a Catania.  Sono previsti due appuntamenti al Santuario S. Francesco d’Assisi all’Immacolata: sabato 17 novembre, a partire dalle ore 19:30, veglia di preghiera e raccolta di generi alimentari a lunga scadenza per le mense della Caritas Diocesana, e domenica 18 novembre il tradizionale “Pranzo di S. Elisabetta”, giunto all’ottava edizione, durante il quale verrà servito il pranzo a centinaia di bisognosi della Città nella navata centrale del Santuario, con la benedizione di Salvatore Gristina, arcivescovo di Catania, e l’intervento del sindaco Salvo Pogliese, che ha patrocinato la manifestazione. Due giornate per riflettere e sensibilizzare, nell’ambito delle iniziative dell’Arcidiocesi di Catania, organizzate dall’Ordine Francescano Secolare (Zona di Catania), dalla Consulta Diocesana delle Aggregazioni Laicali di Catania, in collaborazione con la Caritas Diocesana di Catania e l’Istituto Tecnico Industriale “S. Cannizzaro”. L’evento, declinato nella realtà catanese, impone una riflessione sul valore e sul senso della condivisione con gli ultimi di una città che continua a registrare un generale impoverimento.

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