Pubbliservizi, ancora ombre sulla gestione del personale

 

 

CATANIA – «Troppe ombre tornate sulla gestione del personale della Pubbliservizi, intervengano il sindaco metropolitano Pogliese e gli organi competenti per fare luce e chiarezza definitivamente sull’attuale gestione commissariale». È quanto afferma Maurizio Attanasio, segretario generale della Cisl di Catania, dopo le rivelazioni fatte dal quotidiano La Sicilia sulla riorganizzazione del servizio custodia nella società partecipata. «Stupiscono – aggiunge Attanasio – e destano profonda preoccupazione le modalità di gestione del personale della Pubbliservizi, già da tempo denunciate anche dalla segreteria provinciale della Fisascat, la nostra federazione di categoria. Almeno secondo quanto riportato dal quotidiano La Sicilia di venerdì 12 aprile, il commissario dimostra di controllare poco la società dato che, dopo quanto emerso dalle indagini degli inquirenti negli anni trascorsi, pare abbia confermato personaggi discussi in posizioni delicate».

Secondo il numero uno della Cisl catanese «è altrettanto strano che, nonostante l’impiego di fior fiore di consulenti, sia stata respinta dal ministero la richiesta di cassa integrazione avanzata dalla gestione commissariale». «C’è da chiedersi – aggiunge – come sia stata redatta la procedura per chiedere la misura di sostegno, quale controllo abbiano esercitato l’amministratore nel monitorare la giusta procedura». «A questo punto – ribadisce Attanasio – ci aspettiamo un autorevole intervento sia da parte del commissario Maria Virginia Perazzoli, sia del capo dell’amministrazione metropolitana, il sindaco Pogliese, da cui dipende la partecipata, per verificare quanto emerso, assieme alle altre situazioni poco chiare che da tempo sono messe all’indice relative a livelli, dirigenze e salari. Se ciò non accadrà chiederemo agli organi Ispettivi di fare luce su quanto denunciato dal quotidiano La Sicilia. È ora di fermare questa deriva che rischia di portare alla dissoluzione di un patrimonio di professionalità a causa di una miope gestione del personale che ormai dura da troppo tempo».

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