Comune in dissesto, assente l'uomo del monte (di debiti) al Consiglio straordinario

 

 

 

Daniele Lo Porto

CATANIA – “La sospensione dell’obbligo di presentazione del Durc per tutte le imprese in rapporti con il Comune, degli obblighi fiscali e di pagamento dei mutui in capo ai lavoratori delle imprese medesime e ai dipendenti comunali”. E’ questa la proposta più concreta, al netto delle polemiche politiche e, in alcuni casi, ai duelli personali, emersa al termine di una lunga e vivace seduta straordinaria del Consiglio comunale convocato per confrontarsi sul dissesto. Ore intense trascorse a Palazzo degli elefanti iniziate con l’invito all’ottimismo da parte del sindaco Salvo Pogliese che non ha potuto fare a meno, però, di sottolineare l’assenza di Enzo Bianco, ex sindaco e attuale consigliere di opposizione, giustificata da impegni istituzionali con l’ANCI che ai più è sembrata una exit strategy provvidenziale per l’interessato, ma inopportuna sul piano politico. “Scappare di fronte alle responsabilità, sottrarsi al dibattito, è sintomo di diserzione, ed io non ho mai amato i disertori. Le responsabilità di natura civile e penale saranno altri organi dello Stato ad accettarle – ha dichiarato il sindaco – ma quelle politiche sono evidenti e sotto gli occhi di tutti”. L’intervento tecnico dell’assessore al Bilancio, Roberto Bonaccorsi, nella foto, già presente nella squadra di governo di Raffaele Stancanelli, prima dell’ultima sindacatura di Bianco, è servito a ribadire quanto messo nero su Bianco dalla Corte dei Conti, che addebita alla gestione degli anni 2014-15 e 16 gli esisti disastrosi che hanno portato al bilancio. In particolare dal giugno del 2015 i limiti del Piano di riequilibrio finanziario, approvato dalla Giunta Stancanelli nel 2013, non furono più rispettati. Non sono mancati i colpi di scena, come la protesta dei consiglieri del Movimento 5 stelle che hanno esposto cartelli con scritto “bastaimpuniti” e la rumorosa presenza in aula di manifestanti di Catania bene comune e Potere al popolo al grido “Vergogna, vergogna!!!” e “Nisciti i soddi”. Riportata la calma, i lavori sono ripresi con l’approvazione di due ordini del giorno. Con uno, primo firmatario il capo del gruppo Misto, Andrea Barresi, il Consiglio sollecita l’Amministrazione comunale a impegnarsi per garantire i livelli occupazionali delle aziende partecipate comunali. Nell’altro, riportato all’inizio, primo firmatario Sebastiano Anastasi capo gruppo di “Grande Catania”, si impegna il sindaco a richiedere al governo nazionale la sospensione dell’obbligo di presentazione del Durc per tutte le imprese in rapporti con il Comune, degli obblighi fiscali e di pagamento dei mutui in capo ai lavoratori delle imprese medesime e ai dipendenti comunali.

Nel corso del dibattito dopo l’intervento del consigliere Salvo Di Salvo, gruppo Misto, promotore della seduta, sono intervenuti i consiglieri Daniele Bottino, Andrea Barresi, Luca Sangiorgio, Giuseppe Gelsomino, Graziano Bonaccorsi, Lidia Adorno, Sebastiano Anastasi, Francesca Ricotta, Sara Pettinato, Lanfranco Zappalà, Emanuele Nasca, Manfredi Zammataro, Valeria Diana.

Dal Giornale di Sicilia

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