Catania e Lecce pace fatta


 
 

CATANIA –  E’ scoppiata la pace, almeno quella verbale.  Strette di mano all’insegna del “vinca il migliore” e addirittura una partita amichevole, all’inizio del prossimo campionato. Dopo l’incontro organizzato a Firenze dal presidente della Lega Pro Gabriele Gravina, il segretario, Francesco Ghirelli, con Saverio Sticchi Damiani, presidente del Lecce e Pietro Lo Monaco, ad. del Catania, i due club che si stanno contendendo la promozione diretta in Serie B, protagoniste di un confronto verbale a distanza nel corso della settimana scorsa.

“Il presidente Gravina ha rivolto un appello a giocarsi il campionato fino al termine, garantendo le migliori condizioni per la sportività tra due dei più prestigiosi club del calcio italiano. Gabriele Gravina ha invitato i due club a giocare con la massima serenità e ha confermato l’impegno della Lega Pro – si legge in una nota ufficiale della Lega – a muoversi presso le sedi istituzionali opportune, affinché i tifosi possano seguire nelle trasferte le proprie squadre. Il calcio è per le famiglie ed ha bisogno della passione dei tifosi. L’impegno è stato confermato da tutti nello spirito dei valori dello sport: la parola torna al campo con la massima lealtà”.

Il confronto, in realtà una sorta di cartellino giallo irrituale ai dirigenti, che aveva irritato non poco lo stesso Lo Monaco, si è tenuto all’indomani dell’allungo del Lecce sul Catania. Gli etnei, infatti, non sono riusciti ad andare oltre il pareggio interno contro il Cosenza, acciuffando il 2-2 finale addirittura al 43’ della ripresa. Insomma, la squadra rossazzurra mostra un inedito “mal di casa” che storicamente non c’è mai stato. Una sorta di rovescio della medaglia. La squadra di Lucarelli, infatti, in questa stagione ha vinto per otto partite esterne contro le appena cinque dei due precedenti campionati di Serie C, ma ha vinto “solo” sette volte al Massimino, dove ha subito addirittura due clamorose sconfitte. Insomma, qualcosa che non va per il verso giusto c’è e lo dimostra il nervosismo in sala stampa di Lucarelli. Problemi nello spogliatoio, forse; una stagione non proprio esaltante per Matteo Pisseri, che ha un gol e mezzo sulla coscienza, anche. E, chissà, più di tutto l’abitudine dello stesso Lucarelli di cambiare continuamente formazione. L’obiettivo è non dare riferimento agli avversari, ma il risultato e un meccanismo sempre in rodaggio e mai adeguatamente collaudato. Poi, la squadra è sempre seconda in classifica, ma ritrovarsi a sei punti dal Lecce, a dodici giornate dalla fine del torneo e quindi con la quasi consapevolezza di non ottenere la promozione diretta potrebbe provocare qualche contraccolpo psicologico, da evitare assolutamente, soprattutto alla luce dell’impegno della società anche nella fase di mercato di gennaio.

Oggi pomeriggio riprende la preparazione a Torre del grifo, in vista della trasferta di domenica prossima a Monopoli, dove il Catania dovrà scendere in campo per ottenere la nona vittoria, unico risultato utile per non vedere scomparire all’orizzonte il lecce e mantenere a distanza il Trapani.

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