CATANIA – Omicidio stradale aggravato, è questa l’ipotesi di reato a carico del camionista che, sulla A 18, sopraggiungendo, ha investito l’agente della Polstrada e un altro camionista che stava prestando, anche lui, soccorso al precedente incidente. Nel sinistro sono stati coinvolti sette Tir, tre auto e una moto. Per l’eventuale responsabile, avendo determinato la morte di 3 persone e lesioni a 4, si configurerà un’ipotesi con aumento di pena fino al triplo, rispetto a quella prevista dall’omicidio stradale, nei limiti di 18 anni.
Ma anche in città è una vera e propria strage, tre ragazzi morti in due incidenti stradali nell’arco di poche ore. Ma il bilancio poteva essere ancora più grave perché i rischi della viabilità in città o nella immediata periferia sembrano aumentare costantemente. E’ di appena pochi giorni fa il violento impatto tra un Suv e una auto di grossa cilindrata col il bilancio di diversi feriti, uno grave, al viale Raffaello Sanzio e solo l’intenso traffico, e quindi l’andatura limitata, ha permesso che non si verificasse qualcosa di ulteriormente grave quando una donna alla guida di un’auto ha cercato di percorrere, senza rendersene conto, una rotatoria alla circonvallazione contro senso. Distrazione, imprudenza, eccessiva velocità, scarsa padronanza del mezzo, forse sono tutte cause che messe insieme allungano l’elenco delle vittime della strada. Ieri, intanto, in una cattedrale affollata da parenti e amici si sono svolti i funerali di Santo Rapisarda e Andrea Zappalà, rispettivamente 16 e 19 anni, morti lunedì nello scontro tra il loro scooter e un’autovettura in via Palermo all’angolo con via Ippolito Nievo. I due ragazzi stavano andando in palestra per allenarsi, erano infatti atleti, con buoni risultati, di lotta greco romana. L’impatto è stato violento, senza scampo. Uno dei due è morto subito, l’altro poco dopo il ricovero in ospedale. Illeso il conducente dell’autovettura.
Poche ore dopo nella frazione Ficarazzi di Aci Castello, nell’immediato hinterland cittadino, un incidente autonomo ha provocato al morte di un altro scooterista: Gianluca Pesce, anch’egli 19 anni. Probabilmente a causa della velocità ha perso il controllo del mezzo e si è schiantato contro un guard rail. E’ morto sul colpo. Sicuramente le cattive condizioni del pavimento stradale e la mancanza di un numero adeguato di vigili urbani sulle strade, che possano fungere da prevenzione e immediata repressione dei reati commessi violando il Codice della strada, favoriscono l’incremento di incidenti con conseguenze dolorosissime in termini di vite umane.
“Dopo i terribili fatti degli ultimi giorni, l’errore da evitare oggi per le istituzioni politiche, amministrative e sociali preposte è quello di farsi prendere dall’emozione e dal dolore del momento nel tentativo di attivare un piano di interventi che possa scongiurare altri morti nelle strade di Catania e Provincia. Ogni giorno nelle vie del capoluogo etneo si verificano una ventina di incidenti stradali provocati sopratutto dall’imprudenza e dalla distrazione alla guida. Nel corso degli ultimi tempi in qualità di componente del comitato spontaneo “Terranostra” – dichiara Carmelo Sofia – durante i sopralluoghi effettuati con abitanti e commercianti delle zone interessate, ha mappato le aree maggiormente a rischio segnalando il problema, insieme al presidente del comitato “Terranostra” Nico Sofia, al Sindaco Pogliese. Il Primo Cittadino di Catania si è sempre dimostrato molto sensibile a questo problema. Un nodo che si fa più evidente soprattutto nei pressi delle principali porte d’ingresso di Catania con decine di migliaia di pendolari che provengono dai paesi dell’hinterland etneo. La circonvallazione, via Don Minzoni, via Aci Castello, via Domenico Tempio, via Acquicella Porto, via Passo Gravina sono solo alcune arterie dove si può notare la presenza di lapidi, lumini, mazzi di fiori, pezzi di auto e scooter ai lati delle corsie. Testimonianze che ricordano come qui gli incidenti, anche mortali, avvengano con una frequenza che deve preoccupare amministrazione comunale, associazioni e semplici cittadini. Negli ultimi mesi il comitato Terranostra ha avanzato idee, proposte e suggerimenti per puntare ad una mobilità cittadina più fluida e sicura soprattutto nei punti in cui si concentrano presidi ospedalieri, università, scuole, chiese, mercati e ogni altro luogo che attiri un forte flusso veicolare. Un piano di studi che, oltre le ore diurne, riguarda pure le ore notturne dove, con le carreggiate sgombre e la quasi inesistenza di traffico, c’ sempre qualcuno che non rispetta i limiti di velocità. Naturalmente tutti i progetti, i controlli, le proposte e le idee avanzate non saranno mai sufficienti se, alla base di tutto, manca la reale presa d’atto delle conseguenze che si possono avere non rispettando il codice stradale. Per queste ragioni il comitato chiede al Sindaco Pogliese e all’assessore al Ramo di creare una cabina di regia dove possano partecipare tutti gli organi preposti. Una conferenza dei servizi che possa delineare l’entità dei lavori da eseguire e, successivamente, valutare le priorità per affrontare il nodo della sicurezza stradale a Catania e provincia in modo preciso e puntuale”.