Etna, piove cenere: aeroporto chiuso

 

 

 

CATANIA –  Aeroporto chiuso per cenere. Dalle 18 di ieri infatti lo scalo di  Fontanarossa è interdetto: nessun volo in atterraggio o in partenza a causa dell’intensificarsi dell’emissione di pulviscolo vulcanico dall’Etna, con grandi disagi per i passeggeri per i voli cancellati o dirottati in altre aerostazioni.  Già dalle 8,30 l’attività eruttiva aveva costretto l’unità di crisi a chiudere 2 settori su 12 dello spazio aereo per la presenza di colonne di cenere nell’atmosfera. L’operatività dello scalo catanese, quindi, era limitata, come già accaduto nei giorni precedenti, a fasi alterne. Dalla mattina fino allee 18 erano stati autorizzati 4 atterraggi l’ora, mentre nessuna limitazione per i decolli, che però avevano fatto registrare, in alcuni casi, ritardi considerevoli, perché riguardavano anche velivoli precedentemente in arrivo. Dalle 18 in poi sono stati cancellati circa 25 voli in partenza, 6 sono stati dirottati a Palermo e 4 a Comiso. Per quanto riguarda gli arrivi, nello stesso arco temporale, circa 20 i collegamenti cancellati, e 6 i voli dirottati a Palermo e Comiso, con il conseguente disagi di lunghi trasferimenti in bus da aggiungere al ritardo.  Non è possibile fare nessuna previsione a lunga scadenza perché le decisioni dell’Unità di crisi dipendono da due fattori: l’attività dell’Etna e la maggiore o minore consistenza della cenere vulcanica e la direzione e intensità dei venti che possono mantenere in quota il pulviscolo e dirigerlo in spazi aerei utilizzati, appunto, per gli atterraggi. Ieri la colonna grigia che partiva da un cratere sommitale si dirigeva verso due ovest, provocando anche una intensa pioggia solida sui comuni pedemontani con la conseguenza per gli automobilisti di prestare particolare attenzione perché la cenere può provocare una minore capacità di frenata dei mezzi a due e quattro ruote.

Il vulcano, insomma, continua a sbuffare provocando non pochi problemi. Il monitoraggio costante dell’istituto nazionale di geofisica e vulcanologia rileva che il livello dei tremori è abbastanza basso, non si prevede, quindi, a breve scadenza una eruzione significativa con emissione di magma e, paradossalmente, questo aggrava la situazione, perché in caso di colata gli effetti sarebbero limitati nella parte alta del vulcano. E’ prevista una nuova riunione dell’unità di crisi in mattinata per incrociare i dati meteo e dell’INGV e valutare la riapertura anche parziale dello scalo etneo. La Sac invita i  passeggeri ad informarsi sullo stato del proprio volo con le compagnie aeree. Informazioni sull’operatività generale dell’aeroporto sono disponibili sul sito ufficiale dello scalo, www.aeroporto.catania.it e sui profili Facebook e Twitter dell’aeroporto.

Daniele Lo Porto

Dal Giornale di Sicilia

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