Il Codacons chiede la scioglimento della SuperCamera di commercio. Agen ironico: "Iniziativa ad orologeria..."

Daniele Lo Porto

CATANIA – “Non c’è lo Statuto, si sciolga la Camera di commercio di Catania, Siracusa e Ragusa”. Questa è la richiesta del Codacons inviata al Ministero per lo sviluppo economico e al presidente della Regione. “Un comunicato ad orologeria, che non ci sorprende per la tempestività…”, risponde sul filo dell’ironia Pietro Agen, che della “SuperCamera” è il presidente.

“L’assenza di Statuto, oltre a costituire una violazione di legge – dichiara Giovanni Petrone, presidente regionale del Codacons – impedisce il regolare funzionamento dell’Ente e dei suoi organi, non essendoci una fonte che disciplini in modo dettagliata attribuzioni e competenze, con il rischio che alcuni organi potrebbero invadere e arrogarsi competenze e funzioni proprie di altri, o rimanere inerti e non esercitarle. La Camera di commercio di Catania, Siracusa e Ragusa è stata istituita con formali delibere del 2015 e con organi politico-amministrativi insediati il 4 settembre 2017 e nonostante sia passato tanto tempo ad oggi non dispone di alcuno Statuto, in piena violazione della normativa”.

“Mi dispiace dover sottolineare che l’associazione di consumatori e qualche politico che si è affrettato a rilasciare dichiarazioni sull’argomento- replica questa volta in modo secco Pietro Agen – sono poco informati sulla legge. Di statuti ce ne sono ben tre, quelli di ogni singola Camera di commercio, e tra questi si fa riferimento a quello di Catania perché è dell’Ente camerale più grande. Naturalmente è prevista la redazione e approvazione di un nuovo Statuto che dovrà passare dal voto del Consiglio, quando sarà insediato per intero. I rappresentanti delle categorie produttive sono infatti 33, ma solo 30 fino ad ora sono stati nominati”.

“Ritengo che sia anomalo che nessuno si sia mai accorto dell’assenza dello Statuto. Lo Statuto in un ente così importante come quello della Camera di Commercio della Sicilia Orientale serve come per tutti gli enti a definire le regole del gioco – dichiara Vincenzo Figuccia deputato dell’Udc all’Ars -. Ricordo che le Camere di commercio sono state spesso oggetto di attenzione da parte di interessi, del malaffare e di progetti, sovente criminosi, finiti altrettanto spesso in inchieste che hanno coinvolto negli anni nomi eccellenti. Chiedo quindi al presidente della Regione di intervenire subito sulla base di questa diffida legale per arrivare alla sospensione”.

“Stiamo lavorando da un anno, abbiamo raggiunto finalmente una pax con le altre “anime” del Consiglio camerale all’insegna del fare e con altre associazioni imprenditoriali. Non vorrei che l’iniziativa del Codacons fosse strumentale alla vigilia di alcune decisioni che prenderemo prossimamente alla SAC, Società aeroporto Catania, compresa l’accelerazione dell’iter per la vendita delle quote della società di gestione dei servizi aeroportuali” conclude Pietro Agen.

Dal Giornale di Sicilia

Send a Comment

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *