di Antonio Licursi
CATANIA – Solita storia, solita situazione, solita ambientazione, solita la narrazione. Anzi, la “nuova frontiera” del Bellini introduce un elemento di novità: l’insediamento di Giovanni Cultrera di Montesano, nuovo sovrintendente. Pianista e concertista; docente universitario; direttore artistico e imprenditore. Raccoglie una pesante eredità e un Teatro che ha visto, nel corso di quest’estate, momenti di difficoltà, che hanno catalizzato l’attenzione di numerose istituzioni musicali e non del nostro Paese. “Il Teatro è dignità e tradizione di un popolo ed è parte integrante del suo patrimonio culturale. Il Teatro e la cultura connotano la storia delle genti molto di più delle leggi di cui si dotano”. Il rilancio dell’Ente passa attraverso un efficace progetto culturale e manageriale; una più stretta collaborazione con Università, forze imprenditoriali, operatori del settore; fondazioni lirico-sinfoniche e, in particolare, con tutti i teatri siciliani. Tra gli obiettivi che perseguirà il “new deal” di Cultrera ci sarà una maggiore diversificazione delle entrate finanziarie, unitamente a un incremento dello stato patrimoniale dell’Ente; una maggiore capacità di autofinanziarsi; una rivisitazione della pianta organica, dei regolamenti e maggiore attenzione alla realtà dei fondi comunitari. Particolarmente affollato il Foyer del Teatro Bellini, anche per la presenza del governatore, Nello Musumeci, che ha chiaramente ribadito, in questa sede, la ferma intenzione dell’amministrazione da lui guidata, di far vivere e non sopravvivere il Teatro Massimo.
“Il Bellini deve tornare ad essere un monumento della cultura: della cultura prodotta e della cultura consumata. Facciamo sentire il Teatro patrimonio di tutta la comunità e non soltanto degli appassionati, che in città sono già tanti”.
Le risorse finanziarie non mancheranno, soprattutto per le opere di consolidamento e restauro di alcune parti dell’edificio che necessitano di interventi urgenti. La ripartenza del Teatro è stata pianificata attraverso il lavoro svolto dal commissario straordinario, Daniela Lo Cascio, anch’essa presente alla presentazione. In rappresentanza del Sindaco di Catania era presente l’assessore Barbara Mirabella, che, nel suo intervento, ha rimarcato la crescente capacità dell’Ente di attrare in città turisti, ma, in special modo, scolaresche; nel tentativo di aprire il Teatro, non solo durante le manifestazioni, ma di renderlo fruibile da parte di tutti e in tutte le ore del giorno. La stagione 2020 nasce all’insegna del grande repertorio e di un particolare appeal per quanto concerne i titoli messi in programma. Il direttore artistico, Francesco Nicolosi, ha passato in rassegna titoli e autori. La stagione inizierà il 10 gennaio con la Nona Sinfonia di Beethoven, diretta dal maestro Gianluigi Gelmetti. Il cartellone di opere e balletti aprirà il 25 febbraio con Carmen di Bizet, diretta da Fabrizio M. Carminati e la regia di Luca Verdone. Anche quest’anno saranno presenti i direttori d’orchestra Gunter Neuhold ed Eckerhard Stier. Presenti altresì in cartellone il maestro Luigi Piovano; il soprano Elena Rossi; il tenore Fabio Armiliato. Inoltre, i registi Antonio Calenda e Michele Mirabella; la compagnia di danza Zappalà.
Tra i solisti, Uto Ughi in duo con il maestro Nicolosi e la violinista Anna Tifu. Presenti anche il fisarmonicista Richard Galliano; l’oboista Francesco Di Rosa; il flautista Massimo Mercelli. E ancora, il violoncellista Giovanni Sollima; i pianisti Giuseppe Albanese, Andrey Gugnin, Boris Berezovsky, Violetta Egorova; il quartetto Adorno e il quartetto Goffriller, con il pianista Epifanio Comis.
La programmazione sarà implementata all’interno del Festival che la Regione siciliana dedicherà al Cigno di Catania. Festival che sarà programmato in estate nei teatri antichi della nostra regione. Saranno inoltre riproposti il Concerto di Capodanno; il concerto di Sant’Agata e la partecipazione di Coro e Orchestra alla Messa solenne, del 23 settembre, in Cattedrale, per la commemorazione dell’anniversario della morte di Vincenzo Bellini. Così, anche per quest’anno, termina il rituale della presentazione della stagione del Bellini che di seguito potrete visualizzare nella sua interezza.