La Polizia a cavallo all'inseguimento della ladra di profumi

 

 

 

Daniele Lo Porto

CATANIA – La Polizia di Stato schiera anche la cavalleria per contrastare la microcriminalità e gli agenti dimostrano di non svolgere solo un servizio di rappresentanza, come molti erroneamente credono, ma di essere operativi come una qualsiasi altra pattuglia su due o quattro ruote. Se n’è resa conto anche  chi pensava di poter contare sull’effetto sorpresa e sulla possibilità di far perdere facilmente le proprie tracce nelle stradine del centro storico, ma non aveva messo in conto, invece, di poter diventare l’insolita protagonista di una disperata fuga a piedi inseguita da due cavalli che l’hanno raggiunta facilmente per di più in pieno centro storico, area sottoposta ad un serrato controllo da parte degli uomini in divisa per la presenza di numerose sedi  istituzionali e per prevenire i tipici reati “predatori” o i furti negli esercizi commerciali.

La fuga di una ladra di profumi, con il  bottino che aveva appena trafugato, è durata poche decine di metri e ancora meno secondi.  La donna, infatti, P.P. di 39 anni, non è riuscita a essere tanto abile da passare inosservata quando, intorno alle 16,20,  ha preso da un espositore del reparto di profumeria del negozio COIN di via Etnea, una boccetta di una nota marca. Una delle addette alla vendita se n’è immediatamente accorta ed ha inseguita, proprio mentre sopraggiungeva personale dell’ufficio Prevenzione generale e soccorso pubblico della Squadra a cavallo. Dal passo al trotto per pochi metri e la donna è stata raggiunta in via Prefettura, ma  anzicchè fermarsi come richiesto dagli agenti ha tentato di allontanarsi di corsa, forse confidando troppo nelle sue capacità atletiche, ma dopo qualche altro metro, in via Biscari, è stata costretta a rinunciare alla fuga. Pensava forse che sarebbe bastata la restituzione della refurtiva per chiudere la vicenda, ma invece gli agenti l’hanno accompagnata nella vicina Questura per rilevarne l’identità e denunciarla per furto aggravato, in stato di libertà.

Dal Giornale di Sicilia

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