L'Enel vuol trasformare l'Etna valley in Energy valley


 
 
Daniele Lo Porto

CATANIA – Madrid, Mosca, Rio de Janeiro, Santiago del Cile, Tel Aviv, San Francisco, Pisa e…Catania. Sono queste le capitali dell’innovazione nel mondo per Enel, leader assoluto nel campo delle energie rinnovabili. Una presenza storica in Sicilia che risale fin dagli anni Ottanta, con denominazioni diverse, ma che traccia un ininterrotto trait d’union con la struttura che è stata inaugurata ieri nella sede di Passo Martino, nella zona industriale a sud della città. Alla presenza dei massimi vertici dell’azienda, l’amministratore delegato di Enel Green Power (EGP), Antonio Cammisecra, e di Ernesto Ciorra, direttore Innovability di Enel, e tra gli altri del sindaco di Catania, Salvo Pogliese, del vice presidente dell’Ars, Giancarlo Cancelleri, e del prof. Antonio Terrasi, delegato dal rettore dell’Università di Catania, Francesco Basile, sono state aperte le porte dell’ Innovation Hub & Lab. Non si tratta semplicemente di un incubatore di imprese, ma del più grande campus tecnologico al mondo, da 100.000 metri quadrati, nel quale start up, ma anche piccole e medie imprese, trovano spazi, supporti tecnologici e di competenze tali da stimolare la ricerca e l’innovazione nel settore delle energie rinnovabili che possono anche sfociare in partnership industriali.

“Già ospitiamo 30 start up, le aiutiamo a crescere, a migliorare i loro progetti a proporsi sul mercato. La nostra a Catania è una presenza storica e coerente, qui progettiamo e sperimentiamo la tecnologia per il fotovoltaico e produciamo, a chilometro zero, il modulo più innovativo”, sottolinea Antonio Cammisecra. “Cerchiamo persone che abbiano sogni, passione, competenze e desideri e qui ce ne sono tante. Non ci serve la tecnologia, perché quella è la conseguenza dell’intelligenza, ma l’elemento umano che al Sud è eccezionale – aggiunge Ernesto Ciorra -, ma viene penalizzato da fattori “ambientali”, infrastrutturali e di mentalità”. Un esempio positivo per tutti: poco più di due anni fa nasce proprio nel sito Enel una strat up di un imprenditore indiano: una grande idea, un bel progetto da realizzare, nessun dipendente. L’idea diventa un prodotto, nella Silicon valley in California trova gli investitori e adesso la Ultrasola vale 70 milioni di dollari. L’imprenditore indiano aprirà presto, proprio a Catania, un suo stabilimento. “Vogliamo trasformare l’Etna valley nella Energy valley – conclude Ciorra – perché le energie rinnovabili non sono il futuro, ma già il presente”.

Sulle carenze storiche della zona industriale è intervenuto il sindaco Salvo Pogliese: “In quest’area si produce il 15% del pil regionale, abbiamo destinato un assessorato specifico alla zona industriale, già incontrato gli operatori e destinato risorse aggiuntive ai più recenti interventi. Per l’Amministrazione comunale è una priorità”.

Dal Giornale di Sicilia
 

0 Comments

  1. Caro direttore , mi dispiace rivolgermi a te per un quisito che e` spuntato come un filmine a ciel sereno : la seria B perde due squadre – Parma e Bari – per sopravvenuto fallimento .Ti chiedo gentilmente con quali criteri verranno occupati questi seggi e se per il Catania esiste la possibilita` di reintegro .Grazie . Turi Sapienza

  2. Parma e Bari saranno sostituite da formazioni di Serie C, ma il Catania non ha speranze perchè negli ultimi 5 anni ha subito una sanzione disciplinare. la retrocessione per “I treni del gol”.

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