Catania – Melfi 0-2 Tenebre rossazzurre

Catania – Melfi 0-2  Tenebre rossazzurre

Daniele Lo Porto

CATANIA – Doveva essere la partita della svolta, per confermare che l’eroica impresa di Messina non era frutto del caso, e soprattutto rafforzare il sesto posto in classifica. Invece, è stata una disfatta senza attenuanti che fa precipitare i rossazzurri al confine della zona play off: nona posizione, ma solo per un caso non è l’undicesima. Una sconfitta, anzi, un’umiliazione inspiegabile, subita e meritata da una formazione relegata in fondo alla classifica e non a caso. Ma il cambio di guida tecnica ha rigenerato il Melfi, mentre l’entusiasmo  apportato da Petrone si è bruciato sulla panchina etnea come un fuoco di paglia. E, alla luce di quest’altra incomprensibile prestazione degli etnei, anche le delusioni della gestione di Pino Rigoli vanno riviste. Il problema non è il tecnico, è ormai evidente, ma il rendimento e l’atteggiamento di alcuni calciatori, che mostrano limiti tecnici e caratteriali. In una giornata tutta la dimenticare gli unici che possono non doversi vergognare sono il solito Pisseri, che ha evitato un passivo ancora più pesante, con due interventi determinanti, e Di Grazia che, pur sbagliando tanto, ha dato un po’ di vivacità e pericolosità ad una squadra che sembrava cloroformizzata dagli avversari. Neanche la raffia di sostituzioni effettuate da Petrone nella ripresa è servita a qualcosa, se non a indebolire la difesa passata a tre, nonostante i continui ripiegamenti di Di Grazia, utilizzato da pendolino, sulla corsia di destra anche per coprire Parisi costantemente saltato dal diretto avversario, e il macchinoso prodigarsi di Barisic dalla parte opposta. La potenza di fuoco schierata nell’ultima mezz’ora (Barisic, Mazzarani, Pozzebon, Tavares, Di Grazia) non è servita a nulla, però, per la cronica incapacità della squadra di imbucare in area di rigore palle giocabili. Rarissimi, ad esempio, i cross efficaci sui quali forse bisognerebbe lavorare di più in settimana. Il Melfi non ha fatto nulla di straordinario, sia chiara: si è difeso con ordine ed ha colpito in contropiede, capitalizzando ogni pallone. Logica, quindi, la delusione della tifoseria etnea e gli applausi alla squadra ospite che non ha rubato nulla.

“Abbiamo sbagliato troppo, giocato con poco coraggio – ha dichiarato il tecnico Mario Petrone in sala stampa -. Non mi ero esaltato dopo domenica scorsa a Messina, non mi deprimo dopo la sconfitta col Melfi, che sapevamo ci avrebbe messo in difficoltà”.  “Ci dobbiamo vergognare per come abbiamo affrontato l’avversario. Ci meritiamo tutti gli insulti e chiedo scusa da capitano per questa sconfitta ai tifosi. Adesso – ha dichiarato il capitano Marco Biagianti – dopo la grande prestazione di Messina non è tutto da buttare dopo oggi ma nei play off dobbiamo giocare con altra mentalità”. “Perdere contro l’ultima in classifica non è mai bello, mi dispiace molto. Gli applausi al Melfi sono meritati, come i fischi per noi – ha dichiarato Dario Bergamelli – perché i tifosi  non comprendono come possiamo fare certe prestazioni inspiegabili. Nessuno ci regala i play off e spero che questa sconfitta non diventi un rimpianto”. “Bisogna cambiare mentalità: essere più aggressivi su ogni pallone. I giocatori del Melfi erano sempre compatti, puntuali e aggressivi. Applausi a loro per la prestazione. Nessuno di noi vuole fare figure di mer…., ma il calcio è questo – ha sottolineato Giovanni MarcheseIl campo non è perfetto e non ci aiuta e le squadre meno forti tecnicamente trovano meno difficoltà”. Telegrafico il tecnico del Melfi, Aimo Diana.:“Abbiamo disputato una partita con grande abnegazione, giocandocela fino alla fine. Il Catania doveva fare gioco e noi dovevamo ripartire. Siamo molto contenti per quanto visto e ottenuto grazie alla concentrazione al massimo. Complimenti a tutti i ragazzi”.

CATANIA – MELFI   O-2

Marcatori: 29’ pt  Foggia, 45’ st De Angelis

CATANIA (4-3-1-2):  Pisseri 7,5; Parisi 5, Bergamelli 5, Marchese 5, Djordjevic 5 (8′ st Di Grazia 6); Biagianti 5, Bucolo 5 (1′ st Barisic 5), Fornito 5; Russotto 5 (20′ st Mazzarani 5); Pozzebon 5, Tavares 5. A disposizione: Martinez, De Rossi, Mbodj, Longo, Manneh, Scoppa, Pieramrteri,. All. Petrone 5

MELFI (4-3-3): Gragnaniello 6,5; Bruno 6, Romeo 6,5, Laezza 6,5, Russu 6; Esposito 6,5, Vicente 6, Marano 7 (37′ st  Demontis s.v.); De Vena 6 (18′ st De Giosa 6), Foggia 6,5, Gammone 6,5 (37’ st′ De Angelis 6,5). All. Diana 7,5

ARBITRO: Annaloro 6

Ammoniti: Gammone, Esposito e Foggia per gioco falloso. Calci d’angolo  9-3. Recuperi pt 3’ e st 3’. Spettatori 5.500 circa.

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