Ladro pentito restituisce l'auto rubata e si autodenuncia

 

 

Daniele Lo Porto

CATANIA – Sincero pentimento o strategia difensiva? Il dubbio resta ai poliziotti che hanno dovuto verbalizzare una autodenuncia,  ma più che un fatto di cronaca vera sembra la sceneggiatura di uno sketch di Ficarra e Picone dal titolo: “il ladro pentito”. E’ successo, infatti, che un pluripregiudicato per reati contro il patrimonio, esperto nel furto di autovetture, in pieno giorno, erano le 13,30, non abbia resistito alla tentazione di rubare al viale Vittorio Veneto una fiammante Fiat 500, particolarmente richiesta nel mercato illegale. Aiutato da un complice, con il quale su un ciclomotore avevano perlustrato la zona, ha forzato l’antifurto, si è messo alla guida dell’auto e si stava allontanando quando ha notato che un uomo, verosimilmente il proprietario,  a distanza aveva visto tutta la scena compiersi davanti ai suoi occhi e cercava di intervenire.  Rapido ripensamento, o forse più probabilmente il timore di poter essere facilmente riconosciuto tramite le foto segnaletiche, e S.S. ha posteggiato il bottino a quattro ruote, è tornato indietro per cercare il derubato e restituirgli le chiavi, ma senza fortuna. A questo punto si è presentato al Commissario della Polizia di Stato “Borgo-Ognina”, il più vicino, e si è autodenunciato per furto, con la comprensibile iniziale incredulità degli agenti. Rapida verifica tramite una “volante”: auto ritrovata e restituita al  proprietario che nel frattempo aveva presentato denuncia ai Carabinieri. Sorpreso e felice del veloce e incredibile esito del furto, naturalmente, anche il proprietario della Fiat 500.

Il ladro pentito e il suo complice sono indagati in stato di libertà per furto aggravato, per il primo è facile prevedere una pena particolarmente clemente.

Dal Giornale di Sicilia

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