CATANIA – Due politici di lungo corso, già al centro di vicende giudiziarie, recenti, ma anche risalenti a circa 25 anni fa, e un politico “emergente”, sono loro i principali destinatari di “avvisi di conclusioni indagini”, notificati dalla Direzione investigativa antimafia di Catania, su mandato della Procura. I reati ipotizzati sono la corruzione elettorale, inchiesta che riguarda le scorse regionali. Tra i destinatari, il consigliere comunale di FI di Catania, Riccardo Pellegrino (nella foto), candidato a sindaco con una lista civica contrapposta al candidato ufficiale, Salvo Pogliese, del suo partito; l’ex sindaco di Aci Catena Ascensio Maesano, l’ex sindaco di Mascali ed ex deputato regionale Biagio Susinni, all’epoca del Partito repubblicano, più recentemente candidato sindaco a Mascali e presidente del Consiglio comunale, dopo una serie di rinunce. Due le inchieste: una sul voto di scambio (in corso perquisizioni), l’altra per corruzione elettorale, già nella fase della conclusione indagini.
L’avviso di conclusione indagine tratta il presunto sostegno dato, con il “pagamento di 50 euro a voto”, per “ottenere consensi in favore di Riccardo Pellegrino”. Sono dodici complessivamente i destinatari dell’avviso di conclusione indagine: Oltre ai tre, Gesualdo Briganti, Antonino Castorina, Orazio Sebastiano Cutuli, Salvatore Di Benedetto, Antonio Di Benedetto, Ivan Andrea Guarrera, Salvatore Gulisano e Filippo Pellegrino, padre del consigliere comunale..
Il nome di Riccardo Pellegrino era stato inserito in una relazione della Commissione regionale antimafia, il consigliere provinciale aveva ribadito la sua estraneità agli ambienti mafiosi, il fratello Gaetano è stato indagato nell’ambito dell’operazione Ippocampo, pur essendo amico d’infanzia di componenti di clan, Carmelo Mazzei, con una conferenza stampa alla quale aveva partecipato l’avvocato Carlo Taormina. Poco più di un mese fa, dopo la mancata elezione all’Assemblea regionale siciliana, pur ottenendo un buon risultato persona, Pellegrino ha ufficializzato la sua candidatura a sindaco di Catania, sostenuto da una lista civica. Probabilmente questa indagine della magistratura fermerà la sua corsa verso Palazzo degli elefanti.