Sant'Agata e la Cavalleria cristiana

 

 

 

 

 

 

 

 

CATANIA – Ha riscosso grande succeso, con un’ottima riuscita e una presenza massiccia con un tutto esaurito, il Convegno di Studio chesi è tenuto presso la Sala Conferenze C.P.C. del Palazzo Platamone (Palazzo della Cultura) di Catania. Il Programma ha previsto la presentazione del Prioratus Congregatio Miles Christi Templi a cura del S.A.E. Gran Priore Nob.mo Cav. Carmelo Giuffrida. Eloquentemente e con dovizia di particolari i presenti sono stati informati sulle azioni già intraprese e sui progetti futuri che, in seno ad un Patto di Alleanza controfirmato da alcune Associazioni Culturali e Cavalleresche, si svilupperanno a Catania nei prossimi mesi.

Il Prof. Giuffrida ha dovuto supplire il previsto Moderatore del Convegno, la Dott.ssa Fabrizia R.C. Giuffrida, impedita alla presenza per effetto di una violenta febbre influenzale col dispiacere delle molte Dame presenti che attendevano la sua relazione su “La Donna-Guerriera del Medioevo tra emancipazione, potere e spiritualità”. Non sono mancate le presenze del Sindaco e di Amministratori Comunali. L’intervento dell’Assessore Alessandro Porto ha evidenziato come il Governo della Città catanese è molto vicino al Terzo Settore ed ha espresso piena solidarietà al momento culturale, che è stato ritenuto di elevatissimo livello.

Tra gli ospiti, in rappresentanza del Sovrano Ordine di San Giovanni di Gerusalemme-Cavalieri Ospitalieri O.S.J. – Gran Priorato Russo in San Pietroburgo, è intervenuto S.A.R. Priore d’Italia, Comandante di Gran Croce di Giustizia, Don Antonello Di Benedetto. L’intervento di S.A.E. Nob.mo Cav. Prof. Danilo Riccioli – Eques Magnae Crucis Iustitiae – Magnus Magister – Supernus Ordo Equester Templi – Poveri Cavalieri di Cristo – noto Astrofisico e Docente di Matematica e Fisica – ha commentato “Le origini cristiane dell’Ordine del Tempio” mostrando una grande competenza e documentazione in merito, sfatando i miti e leggende, delineando esclusivamente fatti storici e documenti certi. La relazione del Prof. Giampiero Vincenzo – Docente di Discipline Sociologiche presso l’Accademia delle Belle Arti di Catania – Esperto di Simbolismo e Tradizioni Orientali, ha fatto emergere dal “Saladino: Cavaliere d’Oriente e di Occidente” come la Cavalleria è espressione univoca dei medesimi intenti a prescindere dal luogo e dalla Religione. E non è mancato, nel suo discorso, il riferimento alla Cavalleria Siciliana. Le sue precisazioni hanno posto in evidenza gli effetti simbolici che legano il “San Giorgio” siciliano (riferendosi al Patrono di Modica) alla cultura Araba e denotando come anche a Catania la Cavalleria Religiosa ebbe, nel Medioevo, un punto di riferimento importantissimo nel porto, nella dominazione Araba e Normanna, nella presenza delle Giudecche maggiore e minore ebraiche ubicate tra la Pescheria e la “Fiera”. Altrettanto seguito l’intervento del Reggino calabrese, Nob.mo Cav. Giovanni Condemi, Presidente dell’Ordine dei Cavalieri di San Giorgio, presente insieme al Cav. Giovanni Briganti, che ha spiegato i termini della “Fratellanza oggi e il suo valore”, in una società che ne ha dimenticato i valori morali ed etici. Dopo un break di pochi minuti, l’attenzione è stata polarizzata da S.A.E. Nob.mo Cav. Dott. Carmelo Giuffrida – Gran Priore Prioratus Congregatio Miles Christi Templi – con una specifica spiegazione sul “Codex Ombra: Codice di obbedienza militare dei Milites Templi secondo il Modus est Ordinis Nostri”. In diversi punti chiave, sono stati “svelati” simboli, segni, comportamenti, modi di fare e del dire in uso ai Cavalieri e che, spesso, sono sconosciuti anche agli addentrati della Cavalleria.

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