Catania - Sicula Leonzio 1-0 Terzo posto ancora possibile

 

 

CATANIA – SICULA LEONZIO   1-0

Marcatore: 9’ st Lodi (rigore)

CATANIA (4-3-3): Pisseri 6,5, Calapai 6, Aya 6, Esposito 6, Marchese 6,5 (37’ st Valeau sv); Biagianti 6,5 (27’ st Bucolo 6) Lodi 6, Llama 6 (27’ st Carriero 6); Sarno 6,5 Marotta 6 (37’ st Curiale sv), Manneh 6,5 (14’ st Di Piazza 6). A disposizione: Bardini; Lovric,  Rizzo, Liguori, Distefano, Pecorino,   Brodic. All. Novellino 6,5

SICULA LEONZIO (4-3-3): Polverino 6,5, De Rossi 6,5, Laezza 6, Ferrini 6,5, Squilllace 6, D’Angelo 6,5 (42’ st Cozza sv), Megelaitis 6 (37’ st Vitale sv), Marano 6 (20’ st D’Amico 6); Dubicksas 6, (20’ st Russo 6) Miracoli 6,5, Gammone 6 (1’ st Gomez 6). A disposizione: Pane; Talarico, Petta, Aquilanti, Milesi,  Esposito,  Rossetti. All. Torrente 6

Arbitro: Annaloro di Collegno 6

Ammoniti Marotta e Squillace per gioco falloso. Recuperi pt 0’ e st 4’ .

CATANIA – Vittoria di misura, senza strafare, ma tutto sommata meritata per i rossazzurri che restano in corsa per il terzo posto. La Leonzio sfigura, ma viene punita dal classico episodio che decide la partita.  Novellino conferma il 4-3-3, recupera a centrocampo Biagianti, dopo l’infortunio al polpaccio, e preferisce Llama a Bucolo per dare maggiore qualità e velocità al gioco, in avanti esterni Manneh e Sarno, mentre al centro dell’attacco riconquista la maglia da titolare Marotta. Nella Sicula Leonzio rientra tra i pali Polverino, che proprio contro il Catania all’andata aveva giocato la sua ultima gara, e Gammone, che ritorna ad occupare la corsia esterna del fronte offensivo dopo una lunga assenza.

Le squadre si affrontano a specchio, Catania reduce dalla sconfitta (la terza nelle ultime quattro partite) negli ultimi secondi contro il Francavilla, e Sicula Leonzio beffata in casa dalla Juve Stabia. Le motivazioni non mancano e i rossazzurri mostrano una maggiore intraprendenza, anche se gli ospiti non si limitano al gioco di contenimento e non rinunciano a qualche veloce verticalizzazione. Sono proprio i bianconeri a creare la prima opportunità, dopo appena 5’ di gioco, ma Pisseri e attento sulla conclusione “sporca” di Marano lanciato da Miracoli. Dalla parte opposta si va alla conclusione con maggiore frequenza, ma senza troppa lucidità e precisione. Manneh, lanciato da Lodi, sull’esterno della rete, poi Lodi alto, imitato da Llama. Al 23’ scambio di prima Marotta-Sarno-Marotta e tiro, da posizione favorevole, tra i piedi del portiere. Al 32’ pregevole gesto tecnico di Sarno: girata al volo dal limite diretta nell’angolino basso, Polverino devia in angolo, ma l’arbitro non se ne accorge.

Nella ripresa, dopo due conclusioni sprecate da LLama,  risultato sbloccato dagli 11 metri con Lodi, che trasforma la massima punizione per fallo su un’incursione di Calapai. La Leonzio accusa il colpo, ma non si smarrisce. Torrente mette forze  fresche in campo e spinge la squadra in avanti, Novellino consolida il centrocampo con Bucolo e Carriero al posto di Biagianti e Llama rimasti senza benzina. Squadre lunghe e saltano gli schemi: in una ripartenza i bianconeri si ritrovano in 6 contro 2, ma un cross fuori misura, sul disperato recupero di Di Piazza vanifica tutto. Il risultato non cambia nonostante una conclusione dalla distanza dell’ex D’Amico, parata in due tempi da Pisseri e, dalla parte opposta, un diagonale alto di Curiale, appena entrato, di poco fuori misura.

“Siamo partiti benissimo nel primo tempo, abbiamo creato due occasioni nitide, poi dopo il gol di Lodi abbiamo gestito bene il risultato. I ragazzi sono stati bravi, ho rivisto lo spirito di squadra che deve esserci sempre e che serve a costruire le vittoria – dichiara il tecnico del Catania, Walter Novellino in sala stampa -. La Leonzio è una squadra che concede poco agli avversari. Importante aver recuperato Biagianti, Marotta ha disputato un’ottima partita come Esposito, Sarno è quasi al 100% della condizioni e lo ha dimostrato. Ho preferito puntare sull’esperienza perché nel campionato di Serie B…scusate…di C…è importante. I giovani ci daranno una mano più avanti”.

Vincenzo Torrente, che ha scambiato col collega rossazurro un lungo abbraccio prima della gara e poi in sala stampa, non nasconde la propria delusione: “Anche in questa gara abbiamo pagato l’inesperienza. Non siamo stati bravi in alcune ripartenze, l’ultimo passaggio spesso è stato fuori misura e, quindi, è mancata la concretezza per ottenere un risultato positivo. E’ una costante di tante gare, come appena otto giorni fa quando al 60’ eravamo in vantaggio di 2 reti. Comunque abbiamo perso di misura, su rigore contro una squadra costruita per vincere il campionato”.

 

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