Catania - Sicula Leonzio 1-2 Doccia gelata


 
 
 
Daniele Lo Porto

CATANIA  –  Compleanno triste per Pietro Lo Monaco, che avrebbe voluto festeggiare con 63 candeline e tre punti e, invece, ha assistito, incredulo, alla prima sconfitta interna stagionale al Massimino. Si è interrotta, infatti, nel modo peggiore la striscia di sei vittorie consecutive per il Catania battuto sul proprio terreno di gioco da un’ottima Sicula Leonzio. Impeccabile la prestazione dei bianconeri di Pino Rigoli che ha consumato la vendetta dell’ex. Fallisce, inoltre, l’operazione sorpasso ai danni del Lecce.
Stadio Massimino incandescente: record stagionale di presenze. Curve come sempre instancabili e rumorose.
Lucarelli conferma in blocco la granitica difesa etnea;  Biagianti a centrocampo, benché abbia trascorso una settimana a corrente alternata, Esposito esterno di centrocampo, Mazzarani interno, inedita la coppia d’attacco: Ripa e Curiale per la prima volta insieme dal 1’ minuto. Potenziale offensivo che lascia intendere la volontà di sbloccare subito il risultato.
Sicula Leonzio pressocchè uguale  negli uomini a parte D’Angelo al posto di Davì, ma schierata con  uno schema inconsueto rispetto al 4-3-3: il 3-5-1-1.
E’ proprio la squadra ospite a mostrarsi subito aggressiva, ben oltre quanto fosse possibile prevedere. Centrocampo compatto ed elastico  nel quale Lodi trova poco spazio e tempo per le sue giocate, anche se riesce a effettuare alcune  pregevoli aperture ma assolutamente vane, Marano e Arcidiacono prontissimi alla verticalizzazione e allo scambio di prima, mostrando un’ottima intesa. La formazione di Lucarelli, invece, stenta trovare spazi adeguati, sopraffatta dal pressing degli avversari.  E’ Passeri ad effettuare parate impegnative, prima di Arcidiacono, tiro da distanza ravvicinata in mischia e poi su una schiacciata di testa di Marano, servito da Arcidiacono. Tra l’uno e l’altro episodio diagonale velenoso di Marano a fil di palo e la rete  di Squillace che al volo segna la traiettoria giusta verso l’angolino più lontano, dopo un affannoso disimpegno della difesa rossazzurra.
La squadra di Rigoli continua a ritmo tambureggiante, in evidente difficoltà quella di Lucarelli che subito dopo aver subito la rete manda negli spogliatoi Djordjevic per buttare nella mischia Russotto per dare velocità e imprevedibilità al gioco offensivo troppo stagnante per la lentezza di Curiale e Ripa e per la limitata capacità di gioco di Lodi.
L’unica opportunità per il Catania è allo scadere: intervento in acrobazia di Ripa (nella foto) su un cross: la palla colpita di prima intenzione viene respinta dall’incrocio in un’area di rigore affollatissima.
Nella ripresa l’andamento non cambia, Sicula Leonzio padrona del campo tanto da sfiorare il raddoppio nella stessa azione prima con Marano su calcio di punizione e poi con Arcidiacono che costringono Pisseri a due affannose respinte. Il gioco del Catania è troppo lento e prevedibile e non riesce a entrare in area di rigore su azione manovrata. Aya solo su calcio piazzato trova il tempo per la deviazione di testa neutralizzata da  Narciso.  Subito dopo ripartenza di  Marano con tiro  neutralizzato in modo imperfetto da portiere etneo, Bollino, appena entrato, non ha difficoltà a raddoppiare a porta vuota.
Pressione generosa, ma poco lucida degli etnei e Bogdan in mischia riesce ad accorciare le distanze con una deviazione sotto porta. L’assalto finale è generoso, ma poco lucido. I Catania finisce con i nervi a pezzi tanto che Bucolo colpisce un avversario dopo le proteste dei etnei per un atterramento in area di Curiale, in mischia. cartellino rosso e  squadra che finisce attaccando a testa bassa, ma senza riuscire a pareggiare.
Cristiano Lucarelli in sala stampa non cerca scuse: “Non è questione di moduli o di scelte, la chiave di lettura di questa gara è mentale. Abbiamo sbagliato l’approccio. Purtroppo il calcio è questo, non continuità di rendimento, cali di tensione. Purtroppo è successo quello che forse mi potevo aspettare. Avevo visto dei piccoli segnali fisiologici di appagamento. Ne avrei dovuto cambiare 10 di giocatori rispetto alla gara contro il Siracusa. Questa sconfitta però ci servirà da lezione, sarà educativa per il proseguimento del campionato. Purtroppo è accaduto quello che si è verificato l’anno scorso con il Melfi. Non sono sorpreso di questo risultato”.

CATANIA – SICULA LEONZIO  1-2
Marcatori:  pt 34’  Squillace, st 21’ Bollino, 38’ Bogdan
CATANIA (3-5-2): Pisseri 7; Aya 6, Tedeschi  6 (16’ st Marchese 6) 6, Bogdan 6,5 ; Esposito 6, Mazzarani 5,5  (16’ st Manneh 6), Lodi 6, Biagianti 5,5 (32’ st Bucolo s.v.), Djordjevic 6 (38’ pt Russotto 6); Ripa 5,5 (16’ st Di Grazia 6), Curiale 5,5. A disposizione: Martinez; Semenzato, Blondett, Lovric,  Caccetta,  Fornito,   Correia. All. Lucarelli 5,5
Sicula Leonzio: (3-5-1-1): Narciso 6; Gianola 6, Camilleri 6,5, Aquilanti 6,5; De Rossi 6,5, Gammone 6 (41’ st Pollace sv), Esposito 6, D’Angelo 6, Squillace 6,5; Marano 6,5 (24’ st Ferriera 6); Arcidiacono 7 811’ st Bollino 6,5). A disposizione: Ciotti; La Cagnina,  Monteleone, Granata, Cozza,  Russo, Tavares, De Felice. All. Rigoli 7
Arbitro. Viotti di Tivoli 5,5
Ammoniti Djordjevic e D’Angelo, Esposito, per gioco falloso, De Rossi, Marano, Arcidiacono, Narciso per comportamento non regolamentare. Espulso Bucolo al 92′ per aver colpito un avversario con palla lontana. Calcio d’angolo   3-7.   Recupero pt 1’ e st  6′ . Spettatori paganti: 14.090, record stagionale.

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