Catania-Siracusa, Lucarelli: "Ci aggrediranno all'inizio, ma i tifosi ci aiuteranno a vincere"


 
Daniele Lo Porto

CATANIA – Fresco di barbiere, sorridente e rilassato, anzi un “kamikaze”. Cristiano Lucarelli si ripresenta in sala stampa, dopo che le due precedenti apparizioni hanno lasciato il segno: lo sfogo rabbioso dopo il pareggio col Cosenza e il mea culpa, visibilmente umiliato, dopo il 5-0 di Monopoli. Un’ora di botta e risposta nel corso del quale conferma la convinzione di credere in questa squadra e di puntare con la stessa decisione di inizio campionato all’obiettivo serie B, magari da raggiungere senza i play off. La sconfitta del Lecce di domenica scorsa, l’eliminazione dalla Coppa Italia, una recente astinenza da gol dei giallorossi sono segnali che non vanno trascurati. Ma i segnali, naturalmente, li deve dare anche il Catania, sul campo, a cominciare da domenica.

“Se io guido una Ferrari, Paolo Bianco ha un Porsche e non certo una 500, come ha detto. Sta continuando il progetto tecnico di Sottil e la squadra azzurra è più forte di quella che lo scorso anno arrivò quarta in campionato. Ha cambiato poco, si è anzi rafforzata e Bianco è un ottimo tecnico. Grande rispetto per gli avversari, ma noi sabato dobbiamo vincere, così come dovremo vincere le restati dieci partite. Dobbiamo ripristinare la legge del Massimino – sottolinea Lucarelli – e per questo sono necessari i nostri tifosi. Io da calciatore temevo il pubblico rossazzurro, sapevo che quando uscivo dal tunnel arrivava una valanga di fischi. Adesso è il contrario. Ho sentito i nostri avversari dirsi. Cominciamo attaccandoli e pressiamoli, dopo quindici minuti il pubblico comincerà a fischiarli. Le squadre sembrano essersi passati la parola, fateci caso è così. E anche il Siracusa ci aggredirà all’inizio, Bianco conosce l’ambiente e vorrà metterci in difficoltà. Loro si schiereranno col 3-5-1-1 per rispondere al nostro 3-5-2. I tifosi devono essere dalla nostra parte e sostenerci, poi a partita finita se dovesse andare male hanno tutto il diritto di fischiarci ”.

Già, i tifosi. Alcuni dei quali non hanno digerito lo sfogo di Lucarelli e l’invito ad andare a giocare al bingo. “Ma adesso molti capiscono che ho voluto difendere la squadra. Mi arrivano lettere di scuse e di complimenti: “Mister ha fatto bene”. E Lucarelli mostra una busta che gli è stata appena consegnata.

“A Monopoli ci sono stati molti errori dei singoli ed ho cercato argomenti che potevano togliere la pressione ai calciatori. A costo che il suo allenatore si faccia antipatico e si faccia crocifiggere, Io ci metto sempre la faccia e quelle dichiarazioni erano un atto dovuto nell’interesse del Catania. Se qualcuno non ha compreso le mie parole, sono qui a chiedere nuovamente scusa”.

Mister, ma non crede di aver cambiato tanto, anzi troppo’ Moduli e uomini in continuazione e che alla fine la squadra non abbia una identità definita?

“In Italia ci facciamo condizionare dal risultato e non riusciamo ad analizzare la prestazione. Normale che un allenatore che vince è più bravo, ma una squadra come la nostra ha portato a segnare ben 16 calciatori.. I nostri 30 gol sono scaturiti da attacchi alla profondità e quindi questa squadra ha una logica e una identità. Calcio champagne ne vedo poco in giro, anche il Napoli di Sarri è più concreto e non sempre va alla ricerca dello spettacolo. Nel Girone C è normale che ci sono partite dove si possa giocare male. Le mie squadre hanno spesso giocato con il 4-3-3, ma mi sono reso conto durante la mia avventura a Catania che col 3-5-2 si andava meglio. A gennaio abbiamo operato nel mercato facendo arrivare alcuni calciatori importanti per il 4-3-3. Purtroppo qualcuno si è fatto male”. Il riferimento è a Russotto e Caccavallo, ma anche ad alcuni atleti con problemi muscolari e attacchi influenzali: l’infermeria è affollata. Ma Lucarelli si sente un kamikaze: ”la società mi ha blindato e questo mi dà ulteriore forza e motivazione: non c’è nessuno che vuole la B più di me”.

Catania in campo ieri pomeriggio, a Torre del Grifo: conclusa la fase di riscaldamento, il gruppo si è dedicato ad esercitazioni tattiche specifiche, in vista della prossima gara, ed infine ad una sessione di approfondimenti in fase difensiva. Curiale, Fornito e Tedeschi nuovamente in gruppo. A riposo il febbricitante Esposito. Rossetti e Russotto hanno svolto programmi di lavoro individualizzati. Terapie per Caccavallo.
Dal Giornale di Sicilia

Send a Comment

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *