Catania, tre giorni di pioggia e città in ginocchio

Eduardo Reitano

CATANIA – Il maltempo, condito dalle piogge di questi giorni, ha portato con sé disagi e campanelli di allarme che Palazzo degli Elefanti deve tenere in grande considerazione.
È bastato un temporale di poche ore – a dirla tutta, neanche troppo intenso – per sommergere interi quartieri e costringere gli abitanti degli stessi a una permanenza obbligata in casa.

A riguardo, arrivano con forza gli appelli di chi si trova nella posizione di dover fronteggiare determinate problematiche e mettere in luce disagi e difficoltà dei cittadini.
“A Catania ci sono oltre 5.000 tombini e la maggior parte di essi, tra detriti e danni strutturali, necessitano di una manutenzione radicale.” – dichiara Vincenzo Parisi, presidente della commissione  comunale al Bilancio.
“Per queste ragioni il sottoscritto – prosegue Parisi – chiede che gli operai comunali vengano impiegati immediatamente nei quartieri a nord di Catania dove confluiscono le condutture dei paesi dell’hinterland etneo. Successivamente vanno controllati i sistemi per lo smaltimento delle acque piovane a Nesima e Monte Po. Lavori che possono essere resi più veloci dirottando, per questo tipo di opere, un centinaio di unità del personale della Multiservizi“.

Disagi della IV circoscrizione

La quarta circoscrizione, San Giovanni Galermo – Trappeto – Cibali, presenta dei disagi non indifferenti. Poche ore di pioggia sono bastate per mandare in tilt viabilità e vivibilità delle zone interessate.
“Traffico paralizzato, marciapiedi impraticabili e problemi di ogni tipo per un territorio che non è mai stato curato e manutenuto in modo tale da affrontare la stagione delle piogge.” – così Erio Buceti, consigliere della IV circoscrizione, descrive la situazione in cui versa la zona. “Piazze ridotte a laghi artificiali – continua Buceti – e strade trasformate in fiumi a San Nullo, San Giovanni Galermo e Cibali. Anni di richieste senza mai ottenere nessun tipo di intervento decisivo da questa amministrazione.”
Territorio trasformato in una “vera e propria Venezia del sud” a causa del cattivo funzionamento di caditoie e tombini.
In particolare, il consigliere Buceti, concentra la sua attenzione su Via Sebastiano Catania, in cui ampi tratti di carreggiata sono senza passaggi pedonali con l’aggravante che, quando piove, la strada diventa un fiume in piena. Stesse difficoltà si registrano in Viale Antoniotto Usodimare e Viale Bolano, dove i cittadini sono costretti a camminare in “autentici percorsi di guerra.”
Le acque piovane dei paesi limitrofi pedemontani creano – a causa della mancanza di un adeguato sistema di grate per la raccolta delle acque piovane e di opportuni spazi pedonali – disagi enormi nei quartieri di San Nullo e San Giovanni Galermo, con l’impossibilità per i cittadini di raggiungere con facilità e comodità la fermata metro di San Nullo. Situazione analoga per i commercianti che “si vedono allagati i propri negozi soprattutto nelle principali strade della zona come le vie Sebastiano Catania, Via Acquario e via San Nullo.”
“L’impreparazione e l’inadeguatezza – conclude Buceti – di questa amministrazione comunale a gestire i problemi della città si fa ogni volta più evidente durante ogni temporale. I proclami, legati alla pulizia delle caditoie, sono già stati smentiti dai fatti. L’intero territorio della municipalità di Cibali-Trappeto Nord – San Giovanni Galermo sta pagando un prezzo altissimo in termini di sicurezza e vivibilità per colpa di un Primo Cittadino che pensa più alle passerelle politiche piuttosto che alle reali esigenze di Catania.”

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