Catania, un racconto fotografico che narra "Il tempo in oncologia"

Katya Maugeri

CATANIA – Sedici immagini, sedici storie per ribadire che di cancro si vive. La mostra Il tempo in oncologia è un percorso, un itinerario sull’onda di un racconto fotografico di uomini e donne che si permettono di ammettere, nel tempo della cura, momenti dedicati alle attività che esulano dalla malattia, senza doverle “congelare” nell’attesa che il futuro riservi tempi migliori. La mostra permanente sarà inaugurata domani mattina alle ore 10.30, presso la sala Dusmet del Presidio Ospedaliero Garibaldi Centro di Catania, organizzato dall’U.O. di Oncologia Medica dell’Arnas Garibaldi.

Protagonisti, i pazienti che hanno interpretato il valore del tempo attraverso le immagini. Durante la sessione dedicata al “Valore del tempo, del prendersi cura di sé e della progettualità” interverranno professionisti dell’area Oncologica e psico-oncologica ma soprattutto ci sarà la testimonianza del più giovane dei protagonisti degli scatti che racconterà cosa ha significato per lui partecipare al progetto.

“Nell’ambito di questo progetto l’ispirazione proviene dalle storie di alcuni pazienti che più di altri soffrono di stress esacerbato dall’attenzione focalizzata sulla malattia – spiega Luigia Carapezza, psicologo autore del progetto insieme al Roberto Bordonaro Direttore del UOC di oncologia medica. Stress, preoccupazioni, pensieri negativi, si prendono il nostro tempo e ci sembra di perdere il controllo della situazione. È come se la nostra mente ci ingannasse portandoci altrove come se l’anima fosse sospesa: nel passato o nel futuro o in qualsiasi altra dimensione diversa dall’adesso, e per liberarci da questo “artificio” è bene prima di tutto rendercene conto! In casi simili, l’assistenza psico-oncologica è pensata per favorire nei pazienti un rinnovato equilibrio emotivo potenziando la capacità di prestare attenzione in modo consapevole e intenzionale a quello che succede nel “qui e ora”. È una capacità che tutti possiamo coltivare affidandoci di più all’ascolto e alla saggezza del corpo. Attraverso il progetto fotografico vogliamo ribadire l’importanza di ascoltare se stessi, essere consapevoli di ciò che più conta e tornare padroni della nostra esistenza nonostante le difficoltà correlate alla malattia. Il Dr. Bordonaro ha accolto con entusiasmo l’iniziativa permettendo che i set fotografici si allestissero direttamente all’interno dell’U.O.C di Oncologia Medica, luogo in cui il paziente rimane protagonista della propria esistenza.  Gesti e parole in un viaggio per immagini che raccontano la complessità dell’esperienza ai tempi del cancro.

All’inaugurazione interverranno, Roberto Bordonaro, Direttore della stessa Unità Operativa nonché Segretario Nazionale AIOM, Gabriella De Benedetta, Segretario Nazionale SIPO, e Giuseppe Lavenia, Medico Oncologo.

Durante l’evento, verrà proiettato il cortometraggio “Il tempo sospeso: la narrazione dell’attesa nel linguaggio cinematografico”, a cura di Sergio Barone, Docente di Sceneggiatura Cinematografica.

Un percorso che racconterà l’anima di coloro che lottano con coraggio e con infinita speranza contro quell’ombra chiamata cancro, consapevoli che – come scrisse Tolstoj – “Il momento più importante è uno solo: adesso, ed è il più importante perché solo in esso abbiamo potere su noi stessi.”

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