Università bandita: indagati Enzo Bianco e Orazio Licandro

Università bandita: indagati Enzo Bianco e Orazio Licandro

CATANIA – Si allarga l’inchiesta “Università bandita” e coinvolge anche due esponenti di primo piano della politica: l’ex sindaco Enzo Bianco e l’assessore della sua Giunta, Orazio Licandro, professore universitario in Calabria, come anticipo da La Sicilia Al centro del nuovo filone d’indagine il concorso a cattedra into dallo stesso Licandro, unico partecipante, con modalità che erano apparse già da subito quanto meno discutibili. Salgo a 80 gli indagati dopo che ieri sono stati notificati  14 nuovi avvisi di garanzia a Valerio Pirronello, direttore in pensione del Dipartimento di Fisica e Astronomia, Luigi Caranti, ordinario di Filosofia politica, Caterina Cirelli, ordinario di Geografia economico politica, Rosa Alba Miraglia, ordinario di economia aziendale, Giovanni Pennisi, ordinario di Scienze mediche, Santo Burgio, associato di storia della filosofia, Margherita Ferrante, associato di Igiene generale e applicata, Venera Ferrito, associato del Dipartimento di Scienze biologiche, Gianpietro Giussp del Galdo, associato del Dipartimento di Botanica, Giuseppe Musumeci, associato di Anatomia, Salvatore Torre, associato di Geografia.

Licandro era diventato assessore mentre lavorava come professore ordinario di diritto romano nel Dipartimento di scienze giuridiche dell’università di Catanzaro, ma proprio poco dopo le elezioni poi vinte da Salvo Pogliese era stato un bandito un concorso ritenuto sospetto dagli inquirenti. Bianco avrebbe fatto interessare Magnano San Lio e Paino per creare il corso di Diritto Romano all’interno degli insegnamenti di Filologia Classica. Un’anomalia secondo le ipotesi degli inquirenti.

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