Un'altra vittima sulla "circonvallazione della morte"

 

 

 

Daniele Lo Porto

CATANIA – Un altro morto, l’ennesima vittima della strada, in centro abitato, lungo quella che ormai si può chiamare “la circonvallazione della morte”. L’ultimo in ordine di tempo era Giuseppe Scandurra, 87 anni, che ieri mattina, intorno alle 7, stava attraversando sulle strisce pedonali nel tratto compreso tra la parte alta di via Caronda e via G.B. Grassi, poco distante dalla grande rotatoria del Tondo Gioeni, dove prima c’era il ponte. L’anziano aveva già attraversato la corsia nord, in direzione Misterbianco, poi superato uno spartitraffico alberato, ha iniziato a camminare sulle strisce nel tratto in direzione Ognina, quando un motociclista lo ha colpito in pieno, sbalzandolo a qualche metro di distanza. Immediati i soccorsi, ma per l’uomo non c’è stato nulla da fare, mentre il motociclista è stato trasportato in ospedale e ricoverato per alcune contusioni riportate in seguito alla caduta. Sul luogo dell’incidente è intervenuta la Polizia municipale per i rilievi di rito.

L’incidente ha provocato lunghe cose e caos in un tratto di strada che nelle ore di punta, in entrata in città, è percorso da decine di migliaia di auto, traffico un po’ meno intenso in questi giorni perché ancora è periodo di ferie e le scuole non hanno ripreso le lezioni.

La circonvallazione, da qualche anno a questa parte, è diventata una strada ad alto rischio per i pedoni perché le numerose rotatorie realizzate se da una parte hanno permesso di far defluire meglio il traffico veicolare, d’altra parte hanno provocato la scomparsa dei semafori, anche quelli a chiamata pedonale, per cui attraversare diventa quasi un’impresa. Proprio per snellire il transito in quello che i catanesi chiamavano fino a pochi mesi fa “ingorgo Gioeni”, l’ex sindaco Enzo Bianco aveva disposto la chiusura dell’innesto di via Caronda con la circonvallazione in direzione Ognina, e la soppressione del semaforo a chiamata pedonale (operativo solo sabato e domenica) proprio a pochi metri da dove è avvenuto l’incidente ieri mattina.

“Informato di quanto accaduto, dopo aver parlato con il comandante della Polizia municipale, sottoporrò al sindaco Salvo Pogliese – ha dichiarato l’assessore alla Sicurezza, Fabio Cantarella – l’opportunità di modificare l’Ordinanza Bianco o di valutare altre iniziative per rendere compatibili la fluidità del traffico e la sicurezza dei pedoni”.

“Altro che mobilità sostenibile e città a misura d’uomo: siamo ancora all’anno zero con poco rispetto per i cittadini che si muovono a piedi! afferma Alfio Lisi, portavoce di Free Green Sicilia. Non esistono sovrapassaggi e l’unico che c’era all’altezza del Policlinico, proprio nel luogo dove è stato ucciso ad agosto del 2017 sulle strisce pedonali un universitario, è stato irresponsabilmente rimosso, né sottopassaggi, né tanto meno autovelox che limiterebbero e di molto la velocità dei mezzi e conseguentemente i pericoli tangibili per pedoni e automobilisti. Per anni abbiamo chiesto al sindaco e alle altre autorità competenti, ma senza essere ascoltati, che la circonvallazione dovrebbe essere trasformata da autostrada in una percorso stradale sicuro e a misura di città vivibile”. Nel 2015 sono stati censiti 173.892 incidenti con lesioni, 3.428 vittime e 246.920 feriti, 225 morti solo in Sicilia solo sulle strade urbane 14 a Palermo e 17 a Catania.

Dal Giornale di Sicilia

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