E' in coma farmacologico il vigile urbano aggredito in via del Rotolo

CATANIA –  E’ in coma farmacologico l’ispettore della Polizia municipale di Catania, Luigi Licari, aggredito nella nette di domenica, in via del Rotolo, dal “branco”. Colpito violentemente con un casco ha riportato trauma cranico ed emorragia celebrale. Trasportato al Pronto soccorso dell’Ospedale Cannizzaro è stato operato: le sue condizioni sono stazionarie, la prognosi riservata. L’agente del Reparto Viabilità aveva vietato l’ingresso in una strada temporaneamente interdetta al traffico ad un ragazzo privo di casco a bordo di un motorino. Inimmaginabile la reazione del giovane che si è allontanare per poi tornare spalleggiato dal “branco” di amici ed ha aggredito violentemente il vigile lasciandolo tramortito sulla strada.
“Insieme alla Polizia stiamo indagando per risalire agli aggressori. Quello che è accaduto è grave. Inammissibile! -ha dichiarato il sindaco Enzo Bianco -. Sulla legalità ci giochiamo la partita decisiva: o giungla o città civile! Chiedo che siano individuati, arrestati e puniti severamente i delinquenti del raid punitivo”. Le indagini sono svolte dalla Polizia di Stato su delega della Procura etnea.

“L’aggressione all’ispettore della Polizia Municipale di Catania Luigi Licari, cui va tutta la mia solidarietà e vicinanza, è un episodio gravissimo che rappresenta plasticamente il degrado in cui è scivolata Catania. Un senso d’insicurezza diffuso, dalla periferia al centro storico, attanaglia sempre più i catanesi che si sentono abbandonati. Piuttosto che inaugurare in pompa magna semafori e panchine si pensi a questioni fondamentali quali la sicurezza dei cittadini, si chieda immediatamente un tavolo tecnico sulla sicurezza pretendendo da Roma più forze dell’ordine per il controllo del territorio.”. Lo dichiara l’on. Salvo Pogliese, coordinatore provinciale di Forza Italia ed europarlamentare, commentando l’aggressione subita in via del Rotolo da un ispettore della Municipale.

“Bisogna riflettere sui livelli di sicurezza della città etnea. Non posso esimermi dal denunciare ancora una volta come la sicurezza sia all’ultimo posto nell’agenda della Giunta di Enzo Bianco. In questi anni non è stato fatto nulla per aumentare la vigilanza, anche tramite le telecamere, nei quartieri più a rischio. È da terzo mondo leggere oggi che a Catania un vigile urbano che si oppone al passaggio di un motociclo in un’area chiusa al traffico venga massacrato di botte ha sottolineato il deputato regionale, Marco Forzese -.Si convochi il comitato per la sicurezza e Prefettura e Questura valutino la situazione”.
“Siamo vicini all’ispettore, alla sua famiglia e a tutti i lavoratori delle forze dell’ordine. Quanto accaduto è frutto della subcultura dell’illegalità, della violenza, della sopraffazione che va sradicata. Ci interroghiamo, però, anche sulle condizioni in cui i vigili urbani a Catania debbono svolgere i propri compiti di ufficio, particolarmente in zone a rischio e a tarda ora: crediamo necessario, ad esempio, conoscere i motivi per i quali l’ispettore malmenato dal “branco” si trovasse da solo in via del Rotolo a svolgere servizio”. Lo affermano i segretari generali di Uil e Uil Fpl, Enza Meli e Stefano Passarello.
Giovanni Musumeci, segretario generale territoriale della Ugl catanese, ed il segretario provinciale della Ugl federazione nazionale autonomie Giuseppe Viglianesi chiedono “quale piega sta prendendo la nostra città, considerato l’incremento degli episodi di violenza nei confronti delle istituzioni, dei pubblici servizi e, in primo luogo, dei lavoratori che li rappresentano. Tutto ciò non è Chiediamo che l’apparato istituzionale locale si coalizzi affinché si possa individuare un percorso per la sensibilizzazione al rispetto sia delle persone, che delle cose, ma anche per individuare azioni forti di dura repressione nei confronti di chi non vuol seguire le regole. Prima che la deriva sociale diventi irrecuperabile”.
“Ribadiamo la necessità che sul controllo del territorio si realizzi un più stretto coordinamento tra le forze dell’ordine, per garantire il rispetto della legalità tanto per la sicurezza dei cittadini quanto per gli operatori del settore”, afferma Maurizio Attanasio, segretario generale della Cisl di Catania che insieme al segretario della Fp, Armando Coco, chiede alle istituzioni di tutelare di più gli agenti locali che, in sinergia con le altre forze dell’ordine, garantiscono l’ordine e il rispetto delle regole del vivere civile». Il segretario generale della Cgil Giacomo Rota e il segretario generale della Funzione Pubblica Cgil Sicilia Gaetano Agliozzo: “Condanniamo con forza il vile gesto ed esprimiamo la nostra solidarietà al lavoratore impegnato nell’adempimento del proprio dovere mirato al rispetto della legalità e delle regole molto spesso disattese”
L’episodio impone una seria riflessione su quanto accaduto in una zona della città che esige un maggiore controllo da parte delle forze dell’ordine anche, se necessario, con l’intervento dell’esercito, afferma il Codacons Sicilia.

 
D.L.P.

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