Vigili del fuoco: applausi, affetto e poche risorse

 

 

 

Daniele Lo Porto

CATANIA – Una protesta, l’ennesima, non certo l’ultima. Un sit in davanti alla sede del Comando provinciale dei vigili del fuoco, in via Cesare Beccaria su iniziativa della Usb che lamenta l’inadeguatezza delle strutture e dei mezzi a disposizione del personale, per altro carente in rapporto alla vastità del territorio ed ai servizi richiesti da un territorio particolare qual è quello catanese. Domenica una autobotte è rimasta in panne per un guasto. E’ stato necessaria trainarla. Non è la prima volta che succede per il mezzo base dei servizi che effettuano i pompieri, L’ASP, come viene chiamato in gergo, è un mezzo versatile, che oltre al serbatoio per l’acqua trasporta materiale tecnico. “Abbiamo un parco mezzi ormai vetusto, con un’età media di circa 20 anni. Inevitabile, quindi, che si verifichino spesso guasti meccanici. E non sempre la manutenzione è effettuata efficacemente e tempestivamente – spiega Carmelo Barbagallo del sindacato Usb – perché l’amministrazione ritarda i pagamenti con le officine autorizzate. E noi ci sentiamo risponde con frasi tipo “non sapevamo…vedremo…provvederemo…”. Vogliamo risposte, invece, concrete e in tempi celeri. Da anni chiediamo l’aumento del personale perché le esigenze di soccorso sono sempre maggiori e, in particolare in Sicilia, il territorio è difficile dal punto di vista del dissesto idrogeologico, vulcanico e sismico e le verifiche sui viadotti e scuole, confermano quanto da noi denunciato da anni. I numeri ci dicono che i vigili del fuoco in servizio in Sicilia sono circa 500 meno dell’organico reale e l‘età media si aggira intorno ai 48 anni, dunque è troppo alta per questo tipo di lavoro che alterna mansioni di routine ad attività molto intense, sia dal punto di vista fisico che psicologico. La carenza di personale nel territorio provinciale è di circa 130 unità, sono tantissime. Per noi lo straordinario è l’ordinario e così si mette a rischio l’integrità fisica di noi che spesso operiamo in condizioni estrema, ma anche di coloro che hanno bisogno del nostro aiuto”.

Sabato, intanto, ci sarà un primo confronto informale con il sindaco Salvo Pogliese che ascolterà i motivi del disagio dei pompieri catanesi per poter informare e sensibilizzare adeguatamente le autorità competenti non solo sul fronte della carenza di organico e della inadeguatezza dei mezzi, ma anche per interventi che riguardano la gestione del personale specializzato, spesso utilizzato impropriamente, e le poche risorse per la formazione, sempre più necessaria. Paradossale, poi, che i vigili del fuoco non abbiamo l’assicurazione per gli infortuni sul lavoro con l’INAIL, ma tramite assicurazioni private che non ci garantiscono la stessa copertura.

Dal Giornale di Sicilia

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