Che notte… di amore, dolore e generosità

Che notte… di amore, dolore e generosità

CATANIA – “ Che notte…quella notte”, suscita emozioni separate in modo netto nella cronologia del testo agli spettatori. Nel primo tempo una notte divertente, con Enrico Guarneri che si esprime al meglio nelle situazioni comiche, che lo riportano all’inizio della sua carriera, pur non trascurando di lanciare messaggi che poi saranno concretizzati nel secondo tempo. La storia scorre piacevole, inquadra completamente la situazione storica e lo spessore dei personaggi. Nel secondo tempo l’evoluzione volge al drammatico, tra lacrime, delusioni e violenze. Il sorriso dello spettatore si trasforma in solidarietà per la protagonista, una ballerina sensibile e innamorata, Marianella Bargilli, mentre il quieto capo stazione, Enrico Guarneri, più che convincente anche nelle parti drammatiche, innamorato dei suoi pupi e disilluso dal regime, scopre di avere un coraggio inedito e a chi dedicare un altrettanto inedito amore. Rosario Marco Amato, “Fofò”, un sergente della Milizia nel fascistissimo Montefranoso del 1936, simbolizza il cinismo, l’arroganza e al tempo stesso la debolezza di tanti uomini, mentre Giampaolo Romania dà vita e spessore a Liborio, un ferroviere ambizioso ma senza carattere, macchietta di se stesso. Il finale è a sorpresa e fa tornare il sorriso, prima di lunghi e convinti applausi. Ottima la regia di  Antonello Capodici, perfettamente calibrata la scenografia di Salvo Manciagli e i costumi di Rosy Bellomia. Si replica al Teatro ABC da venerdì 13 a domenica 15 maggio.

Daniele Lo Porto

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