Il mesto addio di Enzo Bianco


 
 
 

Daniele Lo Porto

CATANIA – Una trentina, non di più, tra dirigenti e  dipendenti. Un addio mesto quello di Enzo Bianco che per l’ultima volta è entrato nel Centro direzionale Nuovaluce da sindaco metropolitano, dove non è mai stato un assiduo frequentatore e sempre per visite molto limitate. Forse la causa della sua disfatta elettorale è anche il rapporto non proprio idilliaco che ha instaurato con l‘ex Provincia, alla quale ha destinato risorse temporali assai limitate, considerate le crescenti difficoltà, ed ha pensato di poter “imporre” il suo staff e il cerchio magico comunale, ma senza riuscire a fare breccia. la gestione Bianco non è piaciuta prima ancora che cominciasse in modo diretto, perchè ha usato, nei tre anni precedenti, grazie alla compiacenza dei commissari regionali inviati dal finto rivoluzionario di Gela, l’ente come una sorte di bancomat utilizzando la liquidità di cassa, fin quando c’era, per sopperire alle esigenze del Comune, feste, festini e festeggiamenti, in particolare. Ma la Città metropolitana, che non è realmente mai nata, mentre ha continuato ad esistere l’ex Provincia, la sfumatura non è da poco, richiedeva e richiederà un impegno a tempo pieno, non certo nel tempo libero rimasto dalle frequentazioni e le ospitate con i tanti (ormai ex) vip della politica nazionale. Enzo Bianco ha temporeggiato su tanti problemi, ha cercato di essere decisionista sul fronte Pubbliservizi, con la nomina di un presidente, Silvio Ontario, persona degnissima, ma sull’operato del quale ancora non è possibile dare un compiuto bilancio amministrativo e sull’operazione pulizia che avrebbe avviato, dopo la vicenda giudiziaria che ha portato all’arresto del suo predecessore, Adolfo Maria Messina, a capo di una rete di soggetti che avrebbe inquinato gare e forniture, creato superstipendi e maxiprivilegiati. Le opinioni dei sindacati sono tuttora discordanti, vedremo i prossimi appuntamenti della giustizia in aula.

“Sono stato onorato di aver avuto il privilegio di guidare per un breve periodo la Città metropolitana di Catania, dove ho trovato dirigenti e personale qualificato e con un senso delle Istituzioni molto elevato” ha dichiarato Enzo Bianco (nella foto con Giuseppe Galizia, il capo di gabinetto) nell’indirizzo di saluto e di ringraziamento che ha voluto tributare a tutti i dipendenti prima di lasciare l’incarico al suo successore, nella sala riunioni al quarto piano del centro direzionale. Bianco ha ringraziato anche il capo di gabinetto, il segretario generale, i dirigenti e in particolare il ragioniere generale dell’Ente che ha con professionalità affrontato le conseguenze dei gravosi prelievi forzosi eseguiti sulle casse dell’ex Provincia. “Auguro al nuovo sindaco di Catania e sindaco metropolitano un sincero, cordiale e intenso augurio di buon lavoro affinché la nostra città e tutto il territorio possano avere un assetto di governo ordinario e stabile”. A, onor del vero, bisogna sottolineare che Enzo Bianco è il primo vertice dell’amministrazione a salutare il personale al momento del congedo, per di più provocato da una sconfitta elettorale.

Augurio che Salvo Pogliese dovrà tradurre in presenza, attenzione e impegno costante per l’ex Provincia, in questi lunghi anni logorata dai commissariamenti, svuotata dal pensionamento e trasferimento di personale, demotivata dalla mancanza di una guida sicura, costante e politica dell’Ente.

 

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