Com'era bella la difesa


 
 
 
 
 
 
| Daniele Lo Porto |

CATANIA – Quale difesa contro il Catanzaro’ Giovanni Pulvirenti è tornato drasticamente alla difesa a quattro, dopo la breve parentesi dello schieramento a tre sul quale aveva puntato Mario Petrone. Retroguardia, quindi, più coperta, come ai tempi di Pino Rigoli – che sembrano ormai lontanissimi, quando SuperPisseri poteva avere qualche motivo di stress in meno. La difesa rossazzurra è stata a lungo la meno violata del girone, ma da gennaio, alla ripresa del campionato, ha subito un’involuzione preoccupante che – unita alla sterilità del reparto offensivo – ha portato al tunnel di quattro sconfitte consecutive ed alla fuoriuscita dalla zona play off. Eppure la difesa avrebbe dovuto poter contare sull’esperienza e il dinamismo di Giovanni marchese che ha esordito con un gol di testa al Massimino, per festeggiare il suo ritorno a Catania, ma poi si è fatto prendere anche lui dall’andamento lento di un squadra che squadra non riesce ad essere. E’ mancato, così, il contributo in fase difensiva, dove Marchese è stato schierato spesso centrale, ma soprattutto in fa offensiva, quando il terzino di Delia avrebbe potuto e dovuto far valere la sua capacità di corsa e di cross. Così non è stato. L’operazione Baldanzeddu, poi non è quasi iniziata, perchè l’ex Venezia subito dopo il suo arrivo a Torre del grifo ha subito un brutto infortunio e solo adesso è rientrato nel gruppo, con la speranza che possa essere utile nelle ultime sette partite, ma non sarà certo al meglio della condizione, inevitabilmente. La difesa, quindi, non solo non ha potuto dare sostegno e incisività in fase di possesso palla, ma ha perso strada facendo anche la sua caratteristica iniziale, formata da Rigoli, che ha badato più alla sostanza che alla forma e, stando ai risultati attuali, si può dire che non sbagliava di certo. Il tutto contando sull’apporto sempre qualificato di Bergamelli (nella foto), le prestazioni a volte a corrente alternata di Gil e Djordjevic e un Parisi che non riesce ancora a conquistare la piena maturità necessaria per un titolare. A Catanzaro la difesa etnea sarà nuovamente messa alla prova, con la speranza che Biagianti e Bucolo riescano a dare un minimo di copertura. Stamattina rifinitura e poi convocazioni, pranzo e partenza per la Calabria.

Vibonese-Catania, infine, in programma domenica 9 aprile, verrà giocata a partire dalle 14,30 su richiesta della società catanese.

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