Comune di Catania, Andò: "Bilancio consolidato senza refluenza su vita amministrativa"


 

CATANIA – “Gli atti di cui si parla non hanno alcuna refluenza sulla vita amministrativa e finanziaria del Comune, ma a proposito di talune affermazioni riguardanti il bilancio consolidato e quello economico-patrimoniale, per la prima volta redatti con un nuovo metodo in tutti i Comuni d’Italia, vorremmo rassicurare sul fatto che stiamo lavorando per recepire le osservazioni del Collegio dei Revisori e che quindi porteremo le delibere in Aula soltanto quando avremo completato il lavoro e avremo pareri positivi”. Lo ha detto l’assessore al Bilancio del Comune di Catania Salvatore Andò ricordando come in molti Comuni italiani, tra cui Torino e Roma, siano venute osservazioni dei Revisori conseguenti all’applicazione del nuovo metodo.
“La nostra azione – ha aggiunto Andò – è come sempre improntata al massimo della trasparenza e spiace che qualcuno si avventuri in impervie analisi su elementi assai complessi dal punto di vista tecnico con l’unico scopo di creare scompiglio. I cittadini catanesi e

il Consiglio comunale meritano rispetto e serietà

Il Comune di Catania, che è stato a un passo dal dissesto, è rinato e tutti riconoscono come la situazione sia profondamente mutata grazie ai risparmi portati avanti dall’Amministrazione Bianco”.
Andò ha ricordato come la drastica riduzione dei fitti passivi (da oltre sei milioni di euro del 2013 a zero a fine sindacatura), la generale spendig review, il mantenimento degli asili nido cancellati dalla precedente Amministrazione, la riduzione dei tempi di pagamento (in media da oltre un anno nel 2013 a sei mesi del 2016), l’erogazione costante dei servizi pubblici senza interruzioni, l’individuazione di debiti fuori bilancio sommersi da anni, siano “frutto dell’azione dell’Amministrazione Bianco così come la raccolta di oltre 2,4 miliardi di euro di finanziamenti pubblici e privati dei quali cominciano a vedersi i frutti con

l’apertura dei cantieri e lo scongiurare del pericolo del dissesto finanziario

così da tutelare le centinaia di aziende locali che vivono e lavorano insieme al Comune”.
Sotto il profilo tecnico, Andò ha sottolineato come i risultati di un ente locale si determinino con il rendiconto finanziario e quello del 2016 “riporta un netto miglioramento della posizione complessiva del Comune, già approvato dal Consiglio Comunale con il parere unanime positivo del Collegio dei revisori: qualunque altra dichiarazione distorce la verità”.
Quanto ai debiti del Comune, altrimenti detti residui passivi, Andò ha spiegato che “sono quelli indicati nel rendiconto finanziario è nel 2016 ammontano a 635 milioni di euro, in netta diminuzione rispetto ai 705 milioni del 2015 e ai 743 milioni del 2012, da noi ereditato dalla precedente Amministrazione”.
“Se invece – ha detto l’assessore – si vuole a tutti i costi rappresentare la posizione finanziaria del Comune attraverso la visione economico-patrimoniale, si dovrebbe, per onestà intellettuale, verificare con gli stessi parametri la posizione debitoria degli anni scorsi: anche

prima del 2013 era infatti superiore a un miliardo di euro

Rispetto alle considerazioni dei Revisori sulla rappresentazione economico-patrimoniale del Comune al 31 dicembre 2016, rammentando come detto che ciò è accaduto in egual modo in altri Comuni come Torino e Roma, va sottolineato che sono all’attenzione della Ragioneria Generale per individuare, ove possibile, gli adeguamenti necessari, senza con ciò pervenire a soluzioni catastrofiche. Questo perché, come detto, il Collegio dei Revisori ha, sostanzialmente, individuato questioni legate all’applicazione dei nuovi principi contabili, per la prima volta in attuazione nei Comuni italiani”.

 
 

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