Conclusa la prima giornata Acli Sicilia: opportunità per i giovani e dis/parità di genere

Conclusa la prima giornata Acli Sicilia: opportunità per i giovani e dis/parità di genere

CATANIA –  Si è conclusa la prima giornata della due giorni organizzata da Acli Sicilia dal titolo

“Giovani, disparità di genere e sviluppo economico. Presente e futuro della Sicilia”, che si sta svolgendo presso il Camplus Catania (Via Monsignor Ventimiglia 184).

La prima giornata, mandata anche in diretta sulla pagina Facebook Acli Sicilia, ha visto tra i protagonisti i giovani e il loro impegno civile con il volontariato e le donne.

“Abbiamo scelto tre tematiche centrali- afferma Agata Aiello presidente Acli Sicilia – che oggi richiedono un’attenzione fondamentale per porre le basi di una ripresa per un Futuro migliore: giovani, donne e sviluppo economico della Sicilia. Mi auguro che la due giorni sia un momento di confronto, di dibattito pubblico utili a stimolare anche e soprattutto le Istituzioni”.

Durante l’incontro “Lavoro e volontariato: quali opportunità per i giovani in Sicilia con un sguardo verso l’Europa” sono stati molteplici i temi trattati, grazie alla presenza di relatori che hanno messo in evidenza il ruolo del volontariato nella vita dei giovani e contemporaneamente, anche quanto la società odierna influisca nelle loro scelte. Presenti all’incontro la presidente Acli Sicilia, Agata Aiello; Ignazio Maugeri (presidente Acli Catania), Gianluca Castelli (Coordinatore Giovani Acli Catania); Simone Romagnoli (Resp. Servizio Civile Acli e Coordinatore Nazionale GA); Marco Romano (Prof. Economia e Gestione delle Imprese Unict); Natascia Arcifa (Coord. Giovani Moltiplicatori Europe Direct Trapani Sicilia-Hub Regione Sicilia). Sono tante le opportunità per i giovani, in Europa, per partecipare a progetti visti non solo come esperienza di vita ma anche e soprattutto come momenti per sviluppare, e prende coscienza, delle proprie competenze.

Nel pomeriggio  è stata presentata l’indagine “Lavorare dis/pari. Presentazione della ricerca sulla disparità salariale e di genere”, realizzata dall’Area Lavoro delle Acli nazionali, in collaborazione con il Coordinamento Donne Acli.

Tra gli interventi Antonella Garofalo (Resp. Coordinamento Donne Acli Sicilia); Maurizio Adamo (Pres. Ordine Consulenti del Lavoro Sicilia); Giovanni Greco (Pres. Ordine Consulenti del Lavoro Catania); Chiara Volpato (Resp. Nazionale Coordinamento Donne Acli); Federica Volpi (Ricercatrice Acli Nazionali); Salvatore Cacciola (Sociologo e Resp. Educazione e Promozione alla salute Asp Catania); Carlo Colloca (Docente di Sociologia Urbana Unict); Giusy Saraceno (Cons. di Parità e Pres. Ordine Consulenti del Lavoro Ragusa).

Si è discusso di quanto, al giorno d’oggi, sia ancora troppo evidente il divario tra gli uomini e le donne sia dal punto di vista sociale, sia da quello economico e di quanto permangano nella società odierna stereotipi di genere.

Dai dati raccolti emerge che il cosiddetto lavoro povero è prerogativa femminile: tra i lavoratori/trici saltuari/e coloro i quali hanno un reddito annuo complessivo fino a 15.000 euro sono il 68,1% tra le donne, percentuale che scende al 51,5% tra gli uomini. Ma anche tra i/le lavoratori/trici stabili i valori registrati per quella fascia di reddito sono rispettivamente del 24,6% contro il 7,8%. È interessante notare come il divario sia indifferente alla condizione lavorativa e alla continuità lavorativa: il divario con gli uomini si conserva sia che si disponga di un lavoro retribuito, sia nel caso opposto.

La concentrazione delle donne giovani nei livelli bassi di reddito è particolarmente evidente tra le lavoratrici discontinue: tre su quattro dichiarano redditi complessivi bassi (fino a 15.000 euro annui), 8,4 punti percentuali in più rispetto ai pur svantaggiati coetanei maschi. Un ulteriore rilievo riguarda l’appartenenza geografica dei/lle dichiaranti: distinguendo le diverse aree del Paese, infatti, si osserva come il divario di genere nei redditi annui sia più marcato al Centro-Nord e tenda, invece, a ridursi nel Mezzogiorno.

L’appuntamento è per domani alle ore 9:30, in presenza, con il secondo e ultimo appuntamento “L’Italia a due velocità: le prospettive per la Sicilia”, durante il quale sarà presente il presidente nazionale Acli Emiliano Manfredonia.

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