Le restrizioni disposte finora in tutta Italia per l’emergenza coronavirus dovranno essere estese ben oltre il 3 aprile. E se la curva epidemica non accennerà ad abbassarsi si renderà necessario un nuovo decreto, tenendosi pronti a una nuova stretta che contempli il divieto assoluto di svolgere attività all’aperto.
Le misure restrittive funzionano, e quando si raggiungerà il picco, e il contagio comincerà a decrescere, non si potrà tornare subito alla vita di prima. Il premier Giuseppe Conte lo conferma: la data del 3 aprile non sarà quella in cui tutto riaprirà. Con l’aumentare dei contagi e dei morti era inevitabile pensare che la deadline contenuta in uno dei primi decreti del Governo sarebbe stata sorpassata, soprattutto senza una drastica inversione di tendenza sul fronte dell’emergenza sanitaria. I rigidi provvedimenti presi dal governo per contrastare l’emergenza coronavirus, dalla serrata di molte attività commerciali alla chiusura delle scuole, non potranno che essere prorogati alla scadenza”.
Inoltre per la scuola si presentano tre scenari: un prolungamento fino a dopo Pasqua (il 12 aprile), ritenuto come il meno probabile; una riapertura a maggio; addirittura l’estensione della chiusura fino a fine anno scolastico.
Si attendono risposte dal Miur.