In diretta da Palazzo Chigi
Pubblicato da Giuseppe Conte su Sabato 21 marzo 2020
Durante una diretta social il premier Conte ha annunciato di “chiudere nell’intero territorio nazionale ogni attività produttiva che non sia strettamente necessaria a garantirci beni e servizi essenziali”. Una giornata terribile quella di ieri in cui si è registrato il picco massimo di morti dall’inizio dell’emergenza coronavirus, 793 in un solo giorno. È la “crisi più difficile che il Paese sta vivendo dal secondo dopoguerra”, ha dichiarato Conte.
Il premier ha garantito che “continueranno a restare aperti tutti i supermercati, i negozi di generi alimentari e di prima necessità. Non c’è ragione di fare code e corse agli acquisti. Resteranno aperte farmacie, servizi bancari, postali assicurativi, assicureremo tutti i servizi pubblici essenziali come i trasporti”. Ma “al di fuori delle attività essenziali consentiremo solo il lavoro in modalità smart working e attività produttive rilevanti per il Paese. Riduciamo il motore produttivo dell’Italia, ma non lo arrestiamo”. Le nuove misure scatteranno da lunedì 23 marzo: a quanto si apprende, non rientrano nelle chiusure le edicole, i benzinai, i media e le tabaccherie.
Si tratta, ha sottolineato Conte, di una decisione “difficile, ma necessaria. Lo Stato comunque c’è. Uniti ce la faremo”. Gli ultimi dati parlano di un’emergenza che non tende a rallentare. Le vittime sabato hanno raggiunto il picco massimo, 793 (546 solo in Lombardia), portando il totale a 4.825. I malati sono diventati 42.681 (4.821 in più rispetto a venerdì). Un’escalation che ha fatto salire la richiesta al governo di Regioni, Comuni ed anche sindacati di attuare una chiusura totale. Nell’ambito sanitario sono arrivate quasi 8mila risposte all’appello per creare una task force di 300 medici volontari da mandare nelle aree più colpite. “Grazie a tutti, eroi in camice bianco”, ha detto Conte. Buone notizie anche sul fronte mascherine. La prossima settimana ne arriveranno 12 milioni dalla Cina. Saranno le prime dei lotti da 100 e 50 milioni stipulati dal governo con la Byd e un’altra azienda privata cinese attraverso la mediazione della Farnesina. Novità, infine, sul versante dei giochi. L’Agenzia per le Dogane e i Monopoli ha sospeso il Lotto e il Superenalotto. La decisione, riportata in una circolare, riguarda tutte le lotterie e le slot machines.