Coronavirus, in Sicilia negozi chiusi anche nei festivi

Coronavirus, in Sicilia negozi chiusi anche nei festivi

Tutti gli esercizi commerciali devono restare chiusi la domenica e nei giorni festivi. Tutti, tranne le farmacie di turno e le edicole. È quanto confermato dalla nuova ordinanza firmata dal presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, per evitare assembramenti e contrastare quindi, ancora di più, il propagarsi del coronavirus nell’Isola.

Il provvedimento è stato adottato ieri sera dopo la video conferenza con il presidente del Consiglio Giuseppe Conte e i ministri degli Affari regionali e della Salute Francesco Boccia e Roberto Speranza. Nel corso della riunione, alla quale erano presenti anche gli assessori regionali all’Economia Gaetano Armao e alla Salute Ruggero Razza, il premier ha ribadito la possibilità, da parte delle Regioni, di emanare provvedimenti ancora più stringenti rispetto a quelle nazionali. Nella nuova ordinanza, già notificata ai prefetti e ai sindaci, vengono richiamate tutte le disposizioni già emanate nei giorni scorsi.

“La chiusura dei supermercati nel giorno di Pasquetta è una decisione saggia e un segnale di responsabilità. Ringraziamo il presidente Musumeci per avere accolto il nostro appello a nome di migliaia di lavoratrici e lavoratori del commercio”, affermano la Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil che in una lettera al presidente della Regione avevano chiesto di predisporre la chiusura degli esercizi commerciali per il lunedì di Pasquetta. “Recarsi al lavoro nel giorno di Pasquetta, in piena emergenza sanitaria – avevano scritto i sindacati guidati da Monia Caiolo, Mimma Calabrò e Marianna Flauto – significava richiedere ai lavoratori e alle lavoratrici siciliane un immotivato sacrificio che avrebbe giovato esclusivamente a coloro che, incuranti del rispetto delle ordinanze, avrebbero avuto la scusa per uscire da casa pur non dovendo acquistare alcun bene necessario”.

I sindacati chiedono inoltre “controlli sempre più pressanti per limitare gli spostamenti verso i supermercati, dove tutti dovrebbero andare per reali necessità e non per scuse. Ancora oggi, infatti, nonostante i divieti e le restrizioni previste anche dall’ordinanza regionale, in troppi, in spregio ai provvedimenti che limitano la possibilità di andare nei supermercati ad una sola volta al giorno, vi si recano comunque più e più volte soltanto per acquistare uno o pochi articoli non necessari o voluttuari”.

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